Fi, Berlusconi: "Aiuterò Lega e Fdi ad entrare nel Ppe. Draghi? Una risorsa"

Il leader di Forza Italia: "Nel prossimo governo non disperderemo quanto di buono fatto dall'ex premier"

Politica
Condividi su:

Fi, Berlusconi: "La nostra non è una coalizione di estrema destra"

Le elezioni politiche si avvicinano e il centrodestra è dato in netto vantaggio sulla coalizione di sinistra. In vista di un futuro governo con Meloni e Salvini, però, per Berlusconi c'è una grossa questione politica da chiarire, la collocazione in Europa di Fratelli d'Italia e Lega. Il leader di Forza Italia apre ad una clamorosa possibilità. "Io - spiega Berlusconi al Foglio - sono certamente molto favorevole all'allargamento dell'area che fa riferimento al Ppe in Italia. Se i nostri alleati vorranno intraprendere un percorso di questo tipo, noi naturalmente li aiuteremo". Apertura anche ad un ruolo importante per l'ex premier Draghi, nonostante la recente "sfiducia". " Sono stato io il primo a indicarlo alla guida del Governo di unità nazionale. Ovviamente non posso che essere favorevole al fatto che continui a svolgere un ruolo importante per l'Italia, anche dopo le elezioni. E in generale ho detto più volte che non disperderemo quanto di buono ha fatto il governo Draghi, anche nella scelta delle persone, naturalmente".

Berlusconi sul Recovery Fund. "Il Pnrr - prosegue il leader di Fi al Foglio - non l'abbiamo semplicemente votato: sono stato io a dare un contributo importante, forse determinante, con i miei colleghi e amici leader nel Ppe, perché l'Italia potesse disporre di tante e tali risorse. Se necessario se ne potranno rivedere alcuni dettagli per adeguarli al mutare delle circostanze, ma la sua attuazione rimane determinante per uscire dalla crisi". Sulla collocazione politica Berlusconi non ha dubbi. "Il nostro centrodestra non ha nulla a che vedere con le componenti di estrema destra che esistono in altri Paesi, mentre in Italia sono fortunatamente ininfluenti perché esiste una grande destra democratica. La nostra presenza - lo ripeto- è garanzia della vocazione democratica, europeista e atlantista della coalizione. Se così non fosse non potremmo farne parte".