Ucraina, cessate il fuoco con la cristallizzazione del fronte. Decisivi Trump e Xi. Soldati italiani sotto la bandiera Onu
La soluzione del conflitto che si intravede dietro le quinte
Primo punto: riconoscere che la Crimea, la storia parla da sola, è Russia e smettere con le rivendicazioni di Kiev sulla penisola
Cristallizzare il fronte. Fermate le ostilità con una tregua o cessate il fuoco, modello Corea del Nord e del Sud, senza un accordo di pace. Stando a fonti autorevoli di governo molto vicine alla premier Giorgia Meloni ma anche all'amministrazione Usa di Donald Trump e con forti legami a Bruxelles, è questa l'unica soluzione al momento possibile per far cessare le ostilità in Ucraina. Primo punto: riconoscere che la Crimea, la storia parla da sola, è Russia e smettere con le rivendicazioni di Kiev sulla penisola. Secondo punto: garantire una fortissima autonomia, modello Alto Adige, a tutta la regione del Donbass a maggioranza russa.
Questa appare - secondo gli sherpa americani ed europei - l'unica soluzione possibile per far cessare le ostilità. Fondamentale ovviamente il ruolo di Donald Trump e di Xi Jinping. Da un alto il presidente americano deve fortemente fare pressioni su alcuni Paesi europei, Regno Unito e Francia in testa, per smettere di sostenere senza se e senza ma l'Ucraina di Zelensky evitando toni belligeranti con Mosca.
Sull'altro fronte, il leader cinese deve fare una maggiore pressione sullo zar del Cremlino per accettare di fermarsi capendo che non può conquistare l'intera Ucraina ma accontentarsi di avere la Crimea ufficialmente riconosciuta come russa a livello internazionale e un'ampia autonomia del Donbass con strettissimi legami con la Federazione Russa più che con Kiev. Questa è l'unica soluzione possibile per far cessare le ostilità e a queste condizioni potrebbe anche esserci una missione di peacekeeping sotto le bandiere dell'Onu alla quale potrebbe partecipare anche l'Italia.
D'altronde sia Meloni che il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani hanno sempre affermato che l'Italia potrebbe inviare propri soldati solo con un chiaro mandato delle Nazioni Unite. E questo il governo, quando verrà il momento, è pronto a fare. La palla è nelle mani di Trump e Xi che devono esercitare la loro influenza sui leader occidentali, il primo, e su quello russo, il secondo. Uno scenario che al momento sembra lontano ma che a Palazzo Chigi così come a Berlino, cancellerie di Friedrich Merz, a Bruxelles e a Washington danno come l'unico possibile per fermare la guerra in corso.
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