Flavio Briatore non si candida alle elezioni, ma tifa per la destra

Il manager precisa la sua posizione politica e puntualizza quali sono le sue attuali priorità

Politica
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Il manager Flavio Briatore conferma che non si candiderà alle elezioni del 25 settembre, ma tifa per la destra

L'imprenditore Flavio Briatore, interpellato dall'Agi, conferma che non si candiderà alle elezioni del 25 settembre. Il manager ha chiarito e messo a tecere le voci che erano circolate negli ultimi giorni in merito a una possibile discesa in campo

Appunto, Flavio Briatore precisa: "Non mi candido. Se ne è parlato ma non c'è stato alcun tipo di approfondimento. Sono rientrato in Formula 1, ho 1.500 dipendenti nel settore "Food and Beverage" e voglio dedicare tempo a mio figlio. Non posso fare altro".

In merito alla domanda sulla fiducia che ripone nei confronti dei partiti, l'imprenditore risponde: "Spero che mettano dei ministri, dei sottosegretari e dei consulenti bravi, gente che capisce, che non stia lì soltanto per meriti politici. I partiti devono imbottirsi di persone brave, in Italia ce ne sono tante".

Flavio Briatore, poi, elenca le priorità del nostro Paese: "Certo, bisogna risollevare il Paese che, come una grande azienda, è fatto di persone preparate. I partiti devono assumersi la responsabilità. Ci aspettano grandi sfide: avremo molte incognite nel mondo, l’inflazione che continua a correre, il costo altissimo dell'energia che mette a dura prova le imprese. I politici devono pensare che solo le aziende possono salvare il Paese e devono investire su di esse". 

Il manager torna a parlare anche del reddito di cittadinanza: "È giusto salvaguardare chi è più debole ma è ingiusto dare salari a gente che non fa niente". Poi, Flavio Briatore non nasconde di fare il tifo per la destra: "Alla fine vinceranno tutti, come al solito. È incredibile quello che succede in Italia. Ma speriamo che la destra abbia una forza tale per governare e che faccia cose importanti".