Forza Italia, derby Occhiuto-Martusciello per la leadership al Sud. Problemi per il M5S con la lista di Fico (che non vuole il figlio di Cesaro)

Intrecci e tensioni nel Cdx e nel Csx in vista delle elezioni

Di Alberto Maggi
Politica

Problemi in entrambi gli schieramenti sull'asse Calabria-Campania

E' derby al Sud in Forza Italia tra Roberto Occhiuto, ricandidato alla presidenza della regione Calabria e quasi certamente rieletto alle elezioni regionali di domenica e lunedì con Forza Italia in forte ascesa, e Fulvio Martusciello, europarlamentare azzurro e segretario regionale azzurro in Campania.

Due anni fa al congresso che elesse Antonio Tajani segretario dopo la morte di Silvio Berlusconi, ci fu un accordo tra Occhiuto e Martusciello in base al quale il primo avrebbe fatto il vice-segretario del partito in rappresentanza del Sud (come Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, rappresenta il Nord) e lo stesso Occhiuto avrebbe sostenuto Martusciello alle elezioni europee. 

E così è stato, infatti il coordinatore campano ha preso più di un milione di voti nella circoscrizione meridionale nel 2024. Il problema è che oggi in casa Forza Italia, almeno in Campania, considerano la Calabria (1,5 milioni di abitanti rispetto ai 5 milioni circa della Campania) sovrastimata e da qui l'irritazione di Martusciello. Il quadro si complica anche con la decisione di Wanda Ferro, sottosegretaria all'Interno di Fratelli d'Italia e meloniana doc, di candidarsi alle elezioni regionali in Calabria. Un modo, probabilmente, per arginare il travaso di voti verso Forza Italia. 

Una sfida sia interna a Forza Italia sia alla coalizione di Centrodestra, tanto che ormai Edmondo Cirielli, quasi certo della sconfitta, avrebbe rinunciato alla candidatura a presidente della regione e quindi al 99% a correre per la maggioranza di governo in Campania sarà il prefetto di Napoli Michele Di Bari, una soluzione tecnica che mette tutti d'accordo (e qualcuno dice anche che FdI abbia fatto liste 'deboli' sapendo di perdere).

L'obiettivo di Martusciello è quello di essere il primo partito, almeno del Centrodestra se non della regione, in Campania per acquisire un peso politico a livello nazionale e agli occhi di Tajani anche in caso di sconfitta e quindi in chiave anti-Occhiuto. Ma le cose non vanno benissimo nemmeno nel Centrosinistra. 

Il candidato ufficiale Roberto Fico non vuole nelle liste Aramandino Cesaro (Italia Viva), figlio di Luigi Cesaro, ex parlamentare di Forza Italia e del Pdl e presidente della provincia di Napoli dal 2009 al 2012. Ma Matteo Renzi non sente ragioni. Non solo, i 5 Stelle temono che una lista personale del candidato Governatore ed ex presidente della Camera possa sottrarre troppi voti ai pentastellati di Giuseppe Conte, addirittura superandoli, e queste mette tensione perfino tra lo stesso Fico e l'ex premier 'Giuseppi'. Insomma, Campania Terra dei Fuochi anche politica, sia nel Centrodestra sia nel cosidetto 'campo largo'.

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