Manovra, FI alza la voce: "No a incrementi di tasse sugli affitti brevi. Lavorare sull'Irap e sulle spese per l'assistenza"

Parla Alessandro Cattaneo, responsabile Dipartimenti

Di Alberto Maggi

Alessandro Cattaneo

Politica

"Non ci sembra affatto equo equiparare la casa al trading sulle criptovalute"


"L'impianto complessivo del provvedimento lo condividiamo in pieno visto che è stato votato dall'intero Consiglio dei ministri. E il fatto che siamo tornati in serie A, come certificato da istituti di credito e da agenzie di rating, certifica che è stato fatto un buon lavoro, anche perché significa pagare meno interessi sul debito pubblico". Alessandro Cattaneo, responsabile Dipartimenti di Forza Italia, risponde alla domanda di Affaritaliani se la Legge di Bilancio per il 2026 sia modificabile o meno in Parlamento.

"Come sempre ci possono essere elementi migliorativi in Parlamento. Quest'anno toccherà al Senato occuparsene principalmente ma lavoreremo con le altre forze della maggioranza per valutare se ci possono essere dei miglioramenti al testo. Poi ci saranno le proposte dei gruppi parlamentari, delle associazioni di categoria e degli stakeholder. L'importante è che sia passata la nostra visione di tutelare il ceto medio e produttivo", sottolinea l'esponente azzurro.

Cattaneo sottolinea però un punto molto importante: "L'incremento della tassazione sugli affitti brevi è una scelta sbagliata", afferma commentando una delle misure contenute nella bozza della manovra, che porta la cedolare secca al 26% anche per chi destina all'uso turistico una sola abitazione. "Forza Italia non è stata informata preventivamente di questa norma, lo abbiamo letto nelle bozze. E non ci sembra affatto equo equiparare la casa al trading sulle criptovalute".

Per quanto concerne il cosiddetto contributo da parte delle banche, Cattaneo afferma: "Su questo punto è stato fatto il massimo possibile. Grazie al lavoro e all'impegno di Forza Italia abbiamo scongiurata una tassa sugli extraprofitti e, invece, attraverso il dialogo abbiamo raggiunto un'intesa sull'estensione della DAT e basta. Sulle banche si può sempre migliorare, come su altri punti, ma riteniamo che sia stato trovato il giusto punto di equilibrio".

Alla domanda su quale cambiamento in particolare vorrebbe fare al testo della manovra uscito dal Cdm, Cattaneo risponde: "Per noi di Forza Italia che siamo liberali l'Irap è sempre stata un'imposta che non ci ha mai convinto perché non sull'utile ma sul patrimonio e sugli investimenti. Se in Parlamento si riuscisse a lavorare su questo punto e a prevedere alcuni correttivi non sarebbe affatto male, anche se sappiamo quali sono le cifre e non sarà facile".

"Altro punto su cui si può intervenire in Parlamento è lavorare al massimo sull'efficienza della spesa pubblica effettivamente erogata. L'Inps, ad esempio, nella voce assistenza eroga miliardi di euro e serve una razionalizzazione tagliando la spesa improduttiva. Il punto chiave è sempre quello: dividere previdenza da assistenza e su quest'ultima creare una banca dati trasversale delle diverse realtà che erogano risorse. Penso allo Stato, alle regioni, ai comuni, all'Inps, all'Inail. Ora abbiamo una stratificazione poco efficace che ha portato a raddoppiare la spesa per l'assistenza senza che la fragilità e la povertà nel nostro Paese siano diminuite", conclude il responsabile Dipartimenti di Forza Italia.

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