Manovra, FdI: "Obiettivo primario è il taglio delle tasse al ceto medio. Extraprofitti sulle banche? Nessun approccio ideologico"
Parla Francesco Filini, Commissione Finanze della Camera
Francesco Filini
Rottamazione? "Valutare la sostenibilità, Giorgetti ne sa più di tutti noi"
"Sicuramente è l'obiettivo primario di Fratelli d'Italia ma ritengo anche di tutto il Centrodestra". Con queste parole Francesco Filini, deputato di Fratelli d'Italia e membro della Commissione Finanze della Camera, risponde alla domanda di Affaritaliani se, viste le recenti dichiarazioni del premier Giorgia Meloni sull'attenzione al ceto medio, nella Legge di Bilancio per il 2026 ci sarà la riduzione dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro lordi l'anno.
"Intendiamo come governo e maggioranza proseguire sulla strada intrapresa con le finanziarie precedenti ovvero continuare ad abbassare le tasse mantenendo i conti in ordine. Questo esecutivo è riuscito a farlo e continuerà a farlo. Il target principale che ci siamo prefissati per la prossima manovra economica è proprio quello di dare un sostegno al ceto medio tagliando le tasse per questa fascia di popolazione".
Quanto alla nuova rottamazione chiesta dalla Lega, Filini afferma: "Abbiamo dimostrato con le politiche fiscali del vice-ministro dell'Economia Maurizio Leo che i conti pubblici sono migliorati aiutando le persone mettendole nelle condizioni di poter sanare cartelle e contenziosi con il Fisco. I risultati si sono visti. E' una strada sulla quale continuare e proseguire ma va sempre valutata la sostenibilità di ogni provvedimento e certamente il ministro Giorgetti è la persona che ne sa più di tutti noi".
Poi il duello tra la Lega che vuole tassare nuovamente gli extraprofitti delle banche e Forza Italia che dice no. Su questo argomento l'esponente di FdI precisa: "Non bisogna avere un approccio ideologico. Nella scorsa Legge di Bilancio siamo intervenuti sugli extraprofitti, concetto nuovo e indefinito, perché c'era effettivamente un mancato adeguamento per gli interessi sui depositi mentre c'era sui prestiti quando la Bce alzava il costo del denaro. Di questo il sistema bancario e finanziario ne ha giovato e siamo intervenuti per correggere questa distorsione e riportare il sistema in equilibrio".
"Ora gli sforzi per sostenere l'economia del Paese li stanno facendo tutti e vedremo se ci sarà da ritoccare qualcosa. E' tutto ancora in discussione ma, ripeto, senza alcun approccio ideologico. Il governo Meloni è stato l'unico a intervenire sugli extraprofitti delle banche dopo che i governi precedenti hanno foraggiato il sistema del credito con salvataggi e soprattutto con la misura del Superbonus che è stata una grande occasione di lucro per le banche che hanno effettuato prestiti con sconto in fattura a tassi fino al 25%. Noi non facciamo regali al sistema delle banche ma agiamo con equilibrio e giustezza", conclude Filini.
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