Genova, consiglio comunale nel caos: Chiarotti (Pd) a Bianchi (FdI) "Vi abbiamo già appesi"

Scontro durissimo in consiglio comunale a Genova: il dem Chiarotti a Bianchi (FdI) rievoca Piazzale Loreto. Scoppia la bufera politica, opposizioni chiedono le dimissioni

Politica

Clima incandescente a Genova, dove la seduta del consiglio comunale è stata interrotta dopo una frase che ha fatto esplodere lo scontro politico.

Durante un acceso botta e risposta con la capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandra Bianchi, il consigliere Claudio Chiarotti (Pd) ha urlato: «Non dire cazz***, vi abbiamo già appesi per i piedi una volta». Parole che rievocano direttamente Piazzale Loreto, quando i corpi di Mussolini e dei gerarchi fascisti furono esposti nel 1945.

La seduta è stata sospesa tra le proteste del centrodestra. La sindaca Silvia Salis ha preso le distanze, definendo la frase «grave e sbagliata» e chiedendo scuse immediate. Lo stesso Chiarotti ha tentato di smorzare i toni: «Sono andato oltre, chiedo scusa. Non era riferito a nessuno in particolare».

Ma le opposizioni non ci stanno. FdI, Lega e Noi Moderati parlano di «parole inaccettabili», chiedono le dimissioni del consigliere e una presa di posizione netta del Pd. «È un’offesa all’aula e alla città», attacca Alessandra Bianchi, ricordando le parole di Mattarella: «L’odio moltiplica l’odio e la violenza moltiplica la violenza».

Duro anche il commento del viceministro leghista Edoardo Rixi: «Un oltraggio alle istituzioni. La Resistenza è patrimonio di tutti, non un’arma di parte».

Il caso ha immediatamente travalicato i confini locali, diventando un nuovo terreno di scontro politico nazionale: da una parte chi chiede tolleranza zero contro la violenza verbale, dall’altra chi parla di un incidente di percorso già chiarito con le scuse. Intanto, a Genova, la polemica non accenna a spegnersi.

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