Giustizia, il pm Di Matteo: "Cartabia? Peggior riforma degli ultimi 30 anni"

L'ex magistrato antimafia: "Questa normativa presenta per me aspetti di evidente incostituzionalità. Per noi toghe questo è il momento più buio"

Politica
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Giustizia, Di Matteo: "Cartabia? Peggior riforma degli ultimi 30 anni"

Il libro scritto dall'ex pm antimafia Nino Di Matteo riporta alla stretta attualità la legge Cartabia. Il magistrato demolisce la riforma della Giustizia voluta dal ministro e definisce quello delle toghe "il peggior momento di sempre". Nel libro-intervista con Saverio Lodato, - si legge sul Fatto Quotidiano - Di Matteo spiega perché è contrario alla dichiarazione di improcedibilità come soluzione della lentezza della giustizia penale. Un altro capitolo spiega perché è contrario a cinque dei sei quesiti referendari e ritiene inutile il sesto. Contrario soprattutto alla divisione delle carriere tra pm e giudici.

"Non possiamo far finta - spiega Di Matteo al Fatto - che questo momento non sia uno dei più bui della storia della magistratura. I mali diffusi come metastasi nel corpo della giustizia sono il correntismo, la corsa sfrenata alla carriera, la gerarchizzazione degli uffici di procura e il collateralismo con la politica. La legge Cartabia? La ritengo una delle peggiori riforme degli ultimi 30 anni. L’Europa chiedeva di accelerare i processi ma se fosse stata in vigore la riforma Cartabia, processi importanti come quello per il crack Parmalat, la strage di Viareggio o per le violenze nella scuola Diaz di Genova nel 2001, si sarebbero conclusi nel nulla. Questa normativa presenta per me aspetti di evidente incostituzionalità. Va nella stessa direzione del processo breve voluto dal premier Berlusconi e dal ministro Alfano nel 2009".