Bisignani: "Per Mattarella non si voterebbe mai. Viene dalla sinistra Dc..."

Bisignani: "L'errore di Draghi? Sentire solo le sirene di Giavazzi". Intervista

Di Alberto Maggi
Sergio Mattarella 1 Maggio
Politica
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Il Centrodestra? "No comment. Una follia. Non riescono neppure a fare goal a porta vuota"


Luigi Bisignani, lei che ne ha vissute tante di crisi: come se ne esce?
"Draghi potrebbe avere una via d’uscita per dimostrare che è un vero statista e non è certo quella di scappare in Umbria. Portare lui il Paese alle elezioni il prima possibile".

Ma oggi è in Algeria...
"E fa benissimo. E visto che va in Algeria potrebbe prendere spunto da una vecchia poesia Algerina di Mabrouka Boussaha: “La candela è sbiadita. Tanto che non vedo niente. Oppresso dalla notte...”.

La butta sulla letteratura...
"No era per spiegare la sua angoscia anche perché mi risulta che la sua famiglia non ne può più di questo gioco al massacro. Era già molto provata per il mancato trasloco al Quirinale, al quale la Signora Serenella tanto puntava".

E che cosa deve fare?
"In questa situazione non può scappare né trascinarsi in una campagna elettorale impazzita con due partiti, uno responsabile come Fratelli d’Italia e un altro dei ‘bimbi di Conte’, all’opposizione...".

E allora?
"Dovrebbe andare a testa alta in Parlamento, rivendicare quelli che secondo lui sono i meriti di questo governo e chiedere lui stesso di portare il Paese alle elezioni il prima possibile, diciamo il 25 settembre. Preparare poi una manovra di assestamento e lasciare al nuovo governo e al nuovo Parlamento il compito di aggiustarla. E magari può avere una change per rimanere lui stesso con un Parlamento, più serio, ma non credo voglia farlo".

E come la prenderanno i mercati?
"Per la sua autorevolezza benissimo. L'Europa così si rasserena anche perché votare è considerata un'anomalia solo in Italia. Si vota e si cambiano premier ovunque con Covid e guerra".

E Mattarella?
"Fosse per lui non si voterebbe mai. Proviene sempre dalla sinistra Dc con un cordone ombelicale con il Pd. E poi, sottovoce, possiamo dire tre cose sconvenienti che faranno drizzare i capelli in testa ai finiti liberal di sinistra?".

Dica pure ma niente querele...
"Tutto questo casino nasce dal Quirinale che ha scelto Conte come premier, nonostante da subito fossero girate quelle voci birichine sul suo Cv che dovevano essere più di una spia accesa, con gli incredibili cambi di maggioranza e, se vogliamo dirla tutta, non aver permesso a Draghi di andare al Quirinale".

E la terza?
"Che Draghi nella sua grandezza non ha capito che il presidente del Consiglio in italia è un primus Inter pares, ma lui si sentiva un po’ Macron e un po’ Biden. Non doveva ignorare i suoi ministri, schifare i capigruppo parlamentari dei partiti. Siamo una repubblica parlamentare e lui si è chiuso a riccio a Palazzo Chigi sentendo solo le sirene del suo consigliere Francesco Giavazzi e ha perso quindi lucidità e operatività. Basta vedere le nomine assurde fatte e quelle che aveva ancora in mente di fare, pensando addirittura di decapitare Banca d’Italia e Consob. Peccato davvero, in tanti, me compreso, avevamo convintamente puntato su di lui. Un’occasione persa".

E il Centrodestra?
"No comment. Una follia. Non riescono neppure a fare goal a porta vuota".

E il Partito Democratico?
"Il Pd di Enrico Letta certo, al quale il famoso campo largo con Conte si è trasformato in un campo santo".