Grano, l'allarme del senatore De Bonis: "Gli industriali boicottano la Cun"

Imprese contro la commissione unica nazionale. De Bonis: "Gli agricoltori potrebbero agire per vie legali. Sindacati e ministro battano un colpo"

Senatore Saverio De Bonis (Gruppo Misto, componente della IX Commissione Agricoltura del Senato).
Politica
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Grano, De Bonis: "Se gli industriali continuano a boicottare, chi risarcirà gli agricoltori?" 

“Gli industriali continuano a boicottare la commissione unica nazionale sperimentale del grano duro, non presentandosi alle riunioni, nonostante la parte venditrice partecipi puntualmente". E' quanto dichiara il senatore Saverio De Bonis (Gruppo Misto, componente della IX Commissione Agricoltura del Senato). Il boicottaggio si è verificato per ben due volte consecutive che rischia di ripetersi mentre i medesimi "industriali continuano a frequentare le Borse Merci, strumento ormai obsoleto a fronte della sentenza del TAR che ha annullato i listini della Camera di commercio di Foggia". 

“Chi risarcirà, rileva il senatore De Bonis, gli agricoltori per i danni provocati dall’annullamento di quei listini? E’ questo il momento che le organizzazioni sindacali battessero un colpo, invece di rimanere in silenzio .Anche il Ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, dovrebbe attivarsi seriamente perché venga rispettata la Legge, a meno che non si voglia far perdere al M5S  anche l’ultima stella . Ricordo che una delle maggiori vittorie per il mondo agricolo è stata proprio l’istituzione della CUN, grazie al mio impegno e all’intervento dell’on Giuseppe L’Abbate quando era all’opposizione". 

Se la posizione negativa degli industriali dovesse persistere agli agricoltori non "resterà che passare alle vie legali per far rispettare i loro diritti e richiedere il risarcimento danni ( art.2947 del Codice Civile ). Ma in questo caso si tratterebbe del fallimento della politica, che già vive un generale indebolimento da non pochi mesi. I produttori e l’intero mondo agricolo meritano più rispetto e considerazione soprattutto tenendo conto dei cambiamenti epocali in atto", conclude De Bonis.