Green Pass esteso, cabina di regia a rischio: nuovo decreto verso slittamento

Green Pass, Salvini: "Nessuna ambiguità, tutti sapevano tutto"

Politica
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Mario Draghi è determinato: green pass sempre più esteso e obbligo vaccinale all’orizzonte, anche se potrebbe non servire. Però, nelle ultime ore, Palazzo Chigi sembra aver rallentato la corsa, complice la bagarre di cui è stata protagonista la Lega, e la cabina di regia sul Green Pass prevista per giovedì rischia di slittare.

"Ma non è una frenata", assicurano ai piani alti del governo, secondo quanto riporta Monica Guerzoni sul Corriere della Sera. Eppure non è più scontato che il super certificato verde veda la luce entro la fine di questa settimana. Ed è stata proprio la Lega, continua il qutidiano, a far trapelare che "non è in agenda alcuna cabina di regia ad hoc", che di certo ancora non è stata convocata ufficialmente.

Renato Brunetta da settimane prepara il terreno, Confindustria spinge e dietro le quinte si lavora per arrivare a quella che Draghi definisce "una estensione ragionata del Green Pass", lasciando i tempi necessari a Salvini per "correggere la rotta", considerando che si sta scontrando con quasi tutto il suo stesso partito. Oggi, mercoledì 8 settembre, il premier potrebbe prendere una decisione in merito, anche se sembra più propenso a procedere per step, per non forzare la mano e trovare un compromesso anche con gli "sponenti della linea dura", come il ministro Speranza.

Green Pass, Salvini: "Nessuna ambiguità, tutti sapevano tutto"

"Ma quale ambiguità, tutti erano informati di tutto" e "alla fine noi votiamo tre o quattro emendamenti. E abbiamo ritirato i nostri perchè in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante": è lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato sempre dal Corriere della Sera a minimizzare la portata della scelta di esprimersi in aula a favore degli emendamenti di Fratelli d'Italia sul Green Pass.

"Noi garantiamo un equilibrio tra il diritto alla salute e quello al lavoro, se avessimo dato retta a Speranza e a quelli come lui oggi saremmo ancora tutti chiusi in casa. A fare la fame", ha detto Salvini. "Il Pd ormai è il partito dell'ipocrisia. E' da un anno che tengono in ostaggio il Parlamento con l'omofobia... Io lavoro per aiutare le famiglie e le imprese, lui (il segretario del Pd, Enrico Letta, ndr) è quello della patrimoniale e della tassa di successione".

Il leader leghista ha assicurato che anche su altre iniziative come il giro di incontri con ambasciatori e diplomatici stranieri "Mario Draghi era al corrente di tutto". "Il mio interlocutore è Draghi, non i singoli ministri. Oggi il nostro obiettivo è che il G20 a guida Draghi serva", ha aggiunto.