Decreto sicurezza, il governo ottiene la fiducia. Ira degli opposizioni. Dagli sgomberi lampo alla cannabis: le novità
Il governo ha incassato la fiducia in Aula alla Camera sul decreto sicurezza: i sì sono stati 201, i no 117 e 5 gli astenuti
Il governo ottiene la fiducia sul decreto sicurezza
Il governo ha incassato la fiducia in Aula alla Camera sul decreto sicurezza. I sì sono stati 201, i no 117 e 5 gli astenuti. Ora si passa all'esame degli ordini del giorno e il voto finale è previsto tra domani notte e giovedì. Il testo poi dovrà passare all'esame del Senato.
Ecco le principali misure
Nel testo sono confluite buona parte delle misure presenti nell'omonimo disegno di legge, e sono stati accolti i rilievi mossi dal Quirinale su alcuni aspetti. Viene introdotto nel Codice penale il reato di detenzione e diffusione di materiale finalizzato ad attivita' terroristiche, con la reclusione da due a sei anni per chiunque si procuri o detenga materiale contenente istruzioni sulla preparazione o sull'uso di congegni bellici micidiali, di armi da fuoco o di altre armi, di sostanze chimiche, batteriologiche nocive o pericolose, nonche' su ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza, ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, con finalita' di terrorismo, anche se rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo internazionale.
Per quanto riguarda, poi, la sicurezza urbana, si prevede l'istituzione di un nuovo reato specifico per l'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui, con procedure piu' rapide per la restituzione dell'immobile ai legittimi proprietari. Le opposizioni hanno contestato, in particolare, la norma da loro stesse ribattezzata "anti-Gandhi", che trasforma in reato penale il blocco stradale o ferroviario attuato con il "proprio corpo", con il carcere fino ad un anno per chi lo mette in atto da solo e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da piu' persone riunite.
Via libera anche ad una tutela rafforzata per le Forze dell'ordine ed i Vigili del fuoco con la previsione di aggravanti per i reati di resistenza e lesioni contro pubblici ufficiali, con l'incremento dei fondi per le spese legali di Forze dell'ordine o agenti indagati per fatti inerenti al servizio, nonche' con la dotazione di videocamere a bordo delle pattuglie, le bodycam, per aumentare la trasparenza.
Ed ancora, vengono introdotti sussidi per le vittime dell'usura e misure a livello penitenziario con l'introduzione di percorsi di lavoro, apprendistato e rieducazione all'interno degli istituti. Si rende da obbligatorio a facoltativo il divieto di mandare in carcere le madri con figli da uno a tre anni stabilendo che vengano, in ogni caso, assegnate agli Icam, gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri. Il Decreto introduce, inoltre, il reato di resistenza passiva sia nelle carceri che nei Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti (Cpr) e dispone misure di contrasto alle truffe agli anziani.
Nel provvedimento trova, infine, spazio una stretta sulla cannabis light, con la equiparazione delle inflorescenze della canapa industriale alla droga. Per la maggioranza, gli interventi sono "il simbolo di un'Italia che volta pagina". Critiche le opposizioni, secondo cui il testo "non risolvera' alcun problema"