Ilaria De Rosa, a Renzi non basta il Riformista: vuole fare pure il mediatore

Ilaria De Rosa è la hostess arrestata e messa in cella in Arabia Saudita a causa della detenzione di uno spinello: Matteo Renzi scende in campo per "liberarla"

Di Giuseppe Vatinno
Politica

All’ex premier non è parso vero di potersi mettere in mostra anche in questa tragica vicenda... Il commento 

Ilaria De Rosa è una hostess 23enne di Treviso della Avon Express che è stata arrestata e condotta in carcere in Arabia Saudita a causa della detenzione di uno spinello, trovatole nel reggiseno. «Ho pensato che fosse una rapina, ci hanno circondato in dieci, armati, in borghese», così ha raccontato la ragazza. Tutto ha inizio con una festa privata per un compleanno di un suo amico tunisino che si è tenuta il 4 maggio scorso a Jeddah, sul Mar Rosso. Il primo interrogatorio si è svolto in inglese il 9 maggio, dopo ben 5 giorni di detenzione.

Il padre, che è un ufficiale della Nato, l’ha incontrata ieri ed ha anche potuto parlare telefonicamente con la madre Marisa Boin, in deroga ai rigidi protocolli previsti dalla legge saudita in questi casi. Il merito è stato del ministro Tajani che ha buoni rapporti con gli arabi. Anche il console italiano a Jeddah, Leonardo Maria Costa, ha incontrato la ragazza in un edificio esterno al luogo di detenzione.

Ilaria De Rosa ha raccontato che si trovava con amici nel giardino di una villa quando il luogo è stato improvvisamente circondato da uomini armati che li hanno fermati. Ilaria afferma che lei, in quanto occidentale, è stata l’unica femmina, insieme ai maschi, ad essere perquisita fisicamente e che la polizia -composta di soli uomini- l’ha fatta spogliare e le ha fatto togliere piuttosto bruscamente il reggiseno, in cui ha trovato nascosto uno spinello. La giovane naturalmente nega qualsiasi addebito, sia di detenzione che di spaccio di droga, ma anche di detenzione e consumo di alcol. Ricordiamo che la legge saudita è particolarmente severa su droga ed alcol e in alcuni casi è prevista la punizione della pena capitale.

Purtroppo per lei la De Rosa dice di aver firmato un documento in arabo di cui ignorava il significato. Potrebbe essere stata una confessione, magari estorta con la violenza. La madre di Ilaria ha dichiarato: «Mia figlia conosce molto bene la legge in Arabia Saudita, non ha mai fumato uno spinello, la compagnia aerea controlla i dipendenti con una sorta di antidoping, è impossibile che quella droga sia sua».

Nella vicenda non poteva non ficcarsi Matteo Renzi, amico intimo dell’Emiro Mohammed bin Salman ritenuto colpevole dell’uccisione di un giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi, fatto a pezzi nel consolato di Riad a Istanbul.

All’ex premier non è parso vero di potersi mettere in mostra anche in questa tragica vicenda e così ha dichiarato: “Sono certo che la Farnesina stia già lavorando al meglio per arrivare il prima possibile ad una soluzione. In questi casi nessuno si deve muovere di propria iniziativa. Se le autorità italiane avessero bisogno del mio aiuto sono chiaramente a disposizione». Renzi, adesso che fa pure il direttore de Il Riformista, dovrebbe almeno avere il buon gusto di non proporsi come mediatore presso l’Emiro che ha accoppato e segmentato un giornalista come lui, quindi un collega.

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