Lega, stop agli scioglimenti per mafia. Bossi vuole ricandidarsi: tanti dubbi
Il Senatùr medita il ritorno, dubbi nel Carroccio. Nel programma di Salvini si propone di non sciogliere i comuni ma far decadere solo la persona collusa
Dubbi nella Lega sulla ricandidatura di Bossi
Umberto Bossi pronto a candidarsi. Lo scrive la Stampa, secondo cui il senatur ha citato Roosevelt. "Roosevelt ha vinto la seconda guerra mondiale in carrozzella", ha detto ai fedelissimi. "Al confronto, cos’è un viaggio in sedie a rotelle fino a Roma, un tempo ladrona, dove arrivò la prima volta nel 1987? Decima legislatura, governo Goria, maggioranza: Dc, Psi, Psdi, Pri, Pli. Partiti di cui restano nomi come gorgogli di nostalgia. La Lega è l’unico partito che c’è ancora".
"Se Umberto volesse, un posto in lista per lui ci sarà sempre" ha assicurato qualche giorno fa Salvini, "sapendo che tra le nuove leve c’è fame di seggi e dunque c’è chi auspica che Bossi possa anche lasciare dopo tutti questi anni" aggiunge la Stampa. "Sì, che Bossi ci terrebbe a ricandidarsi, ma non vuole essere lui a chiederlo. I colonnelli dicono schiettamente che nessuno oserebbe tenerlo fuori".
Scioglimenti per mafia, la Lega: "Decada solo la persona collusa"
Il Fatto Quotidiano si concentra invece su un dettaglio del programma della Lega. "La propost si trova a pagina 15 (su 202) del programma del Carroccio, alla voce “antimafia”, scrive il Fatto. "Dopo una serie di promesse per aumentare l’organico della polizia, tracciare i flussi finanziari, colpire la mafia nigeriana e le ecomafie, si trova una proposta sui comuni sciolti per mafia". Secondo il quotidiano diretto da Marco Travaglio, "la Lega propone che non venga sciolto il comune ma decada la singola persona collusa, che sia un consigliere o un funzionario".