Lega, Pontida blindata per Salvini. Avanti uniti ma la 'variabile' Vannacci preoccupa. Soprattutto Giorgetti

Che cosa accade alla vigilia del raduno del Carroccio

Di Sara Barni
Politica

Se Vannacci spara troppo contro Bruxelles per Giorgetti sono guai


"Tanti affettuosi auguri a Umberto Bossi per i suoi 84 anni", scrive Matteo Salvini sui social rendendo omaggio a "un genio grazie al quale tutto è cominciato". Il segretario della Lega parla dunque del 'Senatur' come di "un coraggioso visionario che ha ridato orgoglio, speranza, voce e forza politica a milioni di italiani". Domenica sarà anche la sua Pontida, come sempre e come è giusto", conclude Salvini.

E proprio domenica sul pratone in provincia di Bergamo (raduno inventato proprio da Bossi ormai decenni fa) è lecito aspettarsi nessun terremoto politico. Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture è saldamente al comando del Carroccio e tutto ciò che accade nel partito passa sempre da lui. Anche il documento della Lega in Lombardia di Massimiliano Romeo, segretario regionale, fa parte di una strategia ben precisa per cercare di recuperare consensi al Nord. Così come quella di non cedere di un millimetro in Veneto con la candidatura di Alberto Stefani dopo Luca Zaia (e Giorgia Meloni sta quasi per cedere).

La realtà è che non ci sono correnti nella Lega e alla fine i distinguo sono pochissimi. Gianmarco Centinaio, ex ministro delle Politiche Agricole e vice-presidente del Senato, ha provato a criticare Roberto Vannacci e la cosiddetta 'vannaccizzazione' della Lega ma è stato subito zittiti da Salvini con un comunicato chiaro: "Nessuna polemica, avanti uniti". E' ovvio che poi dietro le quinte ci siano differenze importanti, diciamo sfumature, come ad esempio Romeo, capogruppo al Senato, incline al dialogo con la Russia mentre Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera, nettamente filo-americano, filo-atlantico ed europeista. Ma sono sottigliezze che non scalfiscono l'unità del Carroccio. L'unica variabile è proprio quella dell'ex generale, eurodeputato e vice-segretario Vannacci.

Che, magari domenica a Pontida o più avanti, potrebbe alzare sempre di più i toni - come ha già fatto anche su Affaritaliani - in particolare contro la Commissione europea e la sua presidente Ursula von der Leyen (avvicinandosi a Marco Rizzo che va in piazza al grido 'via Ursula'). E se ciò accadesse in modo troppo esplosivo a farne le spese sarebbe soprattutto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, leghista moderato e l'opposto di Vannacci, che con Bruxelles ci deve trattare quasi quotidianamente. Soprattutto in autunno con la Legge di Bilancio da scrivere.

Tutte le notizie della sezione politica

Tags:
lega pontida