Legge elettorale, FdI "blinda" Meloni a Palazzo Chigi fino al 2032: "L'indicazione del premier sulla scheda è necessaria"
Balboni: "Un elemento di chiarezza importante". Intervista
"Gli elettori vogliono scegliere non solo il partito e la coalizione in cui si riconoscono ma anche e prima di tutto da chi essere governati"
"Credo si tratterebbe di un elemento di chiarezza importante". Con queste parole Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato ed esperto di riforme di Fratelli d'Italia, risponde alla domanda di Affaritaliani se nella nuova legge elettorale con la quale gli italiani voteranno alle elezioni politiche del 2027 dovrebbe esserci l'indicazione del (o della) candidato (o candidata) alla carica di presidente del Consiglio, di partito o coalizioni di partiti, sulla scheda elettorale.
"Gli elettori vogliono scegliere non solo il partito e la coalizione in cui si riconoscono ma anche e prima di tutto da chi vogliono essere governati. Quindi l'indicazione del premier sulla scheda è necessaria per rispondere a questa domanda di chiarezza. Come avviene già per le votazioni comunali e regionali. È ormai un portato consolidato del bipolarismo, che secondo me fa bene alla democrazia dell'alternanza, la forma più compiuta di democrazia che io conosca", conclude Balboni.
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