Legge elettorale, FdI: "Per le Politiche usare il sistema delle Regionali. Con il voto si  deciderà il premier"

"Alla luce anche delle Regionali serve una legge elettorale che dia certezza a chi governa per evitare papocchi alla Draghi"

"Penso che le modalità con cui i cittadini esprimono il voto debbano essere simili o, meglio ancora, eguali tra le varie istituzioni. Per questo il riferimento alle Regionali è più che opportuno". Lo afferma ad Affaritaliani Fabio Rampelli, vice-presidente della Camera di Fratelli d'Italia, rispondendo alla domanda sulla riforma della legge elettorale in vista delle elezioni politiche del 2027.

"Nelle elezioni regionali il cittadino può scegliere tutto e dà un senso compiuto alla democrazia: presidente, partito, coalizione, consigliere, programma e in più con il premio di maggioranza ha garantito la stabilità del governo nei cinque anni. Il turno unico impedisce poi che il presidente possa essere votato da un misero 30% di elettori, la media di affluenza nei ballottaggi comunali".
 
"Non ho mai capito la posizione di chi la condivide negli enti locali e la ripugna a livello nazionale o forse si capisce fin troppo bene il desiderio di tenersi le mani libere rispetto alle indicazioni del popolo", spiega l'esponente di FdI.

"Poi c’è il desiderio insopprimibile dell’elettore, testimoniato da tutti i sondaggi, di decidere con il voto chi debba fare il presidente del Consiglio che si può concretizzare in modo indiretto attraverso la legge elettorale oppure in modo diretto attraverso la riforma costituzionale proposta dal governo che sta seguendo il suo iter. Si tratta comunque di una forte spinta impressa dal governo verso la democrazia diretta, capace di restituire potere decisionale ai cittadini e, quindi, di contrastare il crescente astensionismo", sottolinea Rampelli.

Che conclude: "Continueremo su questa strada: più lavoro, più investimenti, più fiducia. Abbiamo fatto più noi in tre anni di governo nato da un chiaro mandato popolare che di 10 anni di governi di Centrosinistra, nati da complotti e trame di palazzo".

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