"Tutela dal concepimento alla morte". La bozza di legge sul fine vita scatena le polemiche

La proposta della maggioranza fa infuriare le opposizioni: "Norma anti-aborto?"

di redazione politica
Politica

Fine vita, la proposta di legge della maggioranza non piace alle opposizioni: polemiche

La maggioranza di governo ha deciso di presentare una proposta di legge sul fine vita, un tema di cui si discute da anni senza trovare una soluzione politica. Ma anche questa volta la bozza di norma della destra provoca polemiche e il Pd è netto: "C'è molto da rivedere in questa proposta". Ieri al termine della riunione del comitato ristretto, la senatrice leghista Giulia Bongiorno - riporta Il Corriere della Sera - ha presentato il testo condiviso dal centrodestra. Prevede l’istituzione del Comitato etico, che sarà nominato con Dpcm, quindi da Palazzo Chigi, esclude che il servizio sanitario eroghi la prestazione, dispone la non punibilità dell’aiutante (chi agevola nell’esecuzione del suicidio) e obbliga le Regioni a mettere a disposizione le cure palliative.

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"C’è un articolo introduttivo — dice Bongiorno — che vuole chiarire che qui non stiamo aprendo la strada al suicidio e che ognuno può suicidarsi quando vuole. La prossima settimana il testo sarà presentato in commissione per l’avvio della discussione". L’opposizione però - prosegue Il Corriere - accusa il centrodestra di prevedere paletti per rendere più complicato il ricorso a questa misura. E l’inserimento a inizio testo di un passaggio sulla "tutela della vita dal concepimento alla morte" ingenera il sospetto in M5S e Avs che si minino diritti come quello all’aborto. Ma c'è anche un altro punto che non piace alle opposizioni: le richieste bocciate non saranno più presentabili per quattro anni.

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