Lobby Uber, l'accusa dell'Espresso: "De Benedetti mediatore col governo Renzi"

Dall'ingegnere mail e chiamate ai ministri per favorire la multinazionale. I documenti segreti della manovre negli "Uber Files" diffusi dal Guardian

Politica
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Lobby Uber, non solo Macron e Francia. Manovre anche in Italia

Lo scandalo Uber ha travolto in pieno diversi governi europei, Italia compresa. Srivono Guardian, La Bbc, Le Monde e altre testate di un consorzio internazionale di giornalisti investigativi, che hanno rivelato un gigantesco dossier che include oltre 120.000 intercettazioni, 83.000 e-mail e altri file su operazioni condotte dalla società Uber tra 2013 e 2017. Lo scandalo ha travolto in pieno la Francia. Il nome più clamoroso che emerge da questa indagine è quello dell'attuale presidente francese, Emmanuel Macron, che secondo il Guardian avrebbe "aiutato segretamente Uber nella sua attività di lobby in Francia".

Ma in queste manovre segrete - si legge sull'Espresso - sarebbe coinvolta anche l'Italia attraverso Carlo De Benedetti, azionista di Uber per molti anni e propagandista della multinazionale con Matteo Renzi e il suo governo. Che negli stessi mesi utilizzava un super lobbista del colosso americano come stratega della campagna elettorale per il referendum costituzionale del dicembre 2016. Dall’ingegnere mail e chiamate ai ministri per favorire la multinazionale. L’inchiesta de L’Espresso con Icij e Guardian svela anni di pressioni aziendali sulla politica italiana.