Zaia: "Gli alleati vogliono il Veneto? Bisogna prima prendere i voti"

Il governatore si sfoga dopo la sentenza della Consulta: modello ipocrita, vale solo per alcuni questa norma

di redazione politica
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Veneto, Zaia si sfoga: ingiusta questa sentenza sul terzo mandato. Poi manda un messaggio agli alleati

La sentenza della Consulta sul terzo mandato ha di fatto escluso definitivamente dalla corsa per le Regionali non solo il governatore della Campania Vincenzo De Luca, ma anche quello del Veneto Luca Zaia che si trova in una situazione molto simile al collega del Pd. Ma Zaia adesso alza la voce e critica la decisione presa dai giudici: "Trovo ipocrita - dice a Il Corriere della Sera il leghista - questo modello tutto italiano per cui esistono limiti di mandato solo per alcuni presidenti di Regione e alcuni sindaci. Nel 2004 il legislatore in modo paritario aveva posto un limite a tutti, oggi la situazione è frammentata, iniqua. Ci troviamo oggi con solo 15 presidenti di Regione su 21 che hanno il limite, gli altri sei possono continuare il loro lavoro. E lo stesso dicasi peri sindaci. Se hai fino a 14.999 abitanti non c’è lo stop. Vi pare possibile?".

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"Dal punto di vista giuridico - prosegue Zaia a Il Corriere - il caso è chiuso. Resta il nodo politico perché la disparità di trattamento è palese e non ha alcuna giustificazione. Penso che Salvini e Alberto Stefani faranno la battaglia perché non cambi nulla. Non è lesa maestà chiedere che il Veneto rimanga leghista. I ragionamenti sul numero di assessori tra i partiti della maggioranza? Prima bisogna prendere i voti, in troppi se lo dimenticano". Zaia poi precisa anche in merito ai tempi della scadenza del suo mandato, aspetto ancora poco chiaro.

"Le elezioni - spiega il governatore veneto - verranno convocate dopo un necessario chiarimento, che stanno svolgendo i nostri tecnici, con il Consiglio di Stato, per evitare possibili impugnative a elezioni svolte. La legge veneta fissa una finestra temporale in primavera, mentre la legge nazionale dice che il mandato termina dopo 60 giorni dal compimento del quinto anno". Il termine potrebbe quindi essere novembre, prima dell'inaugurazione delle Olimpiadi di Milano-Cortina. "Nel caso, ci andrò da sciatore", conclude Zaia.

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