M5s, l'86,5% dice sì al listino di Conte. Lui: "Ridurremo l'orario di lavoro"

L'ex premier torna sulla caduta del governo: "Letta, Di Maio e Draghi hanno agito per farmi fuori"

Politica
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M5s, Conte: "Sul secondo mandato avrei voluto fare delle eccezioni"

Si sono concluse le parlamentarie del M5s, in attesa di conoscere i nomi dei candidati vincenti il leader Giuseppe Conte svela già qualche dato. "Entusiasmo e partecipazione: un sentito grazie alla comunità M5s per la grande affluenza a queste ‘parlamentarie’. I candidati che ho proposto per lavorare alla nostra idea di Paese hanno ottenuto un ampio consenso, sfiorando il 90%. Avanti a testa alta!". Lo scrive il Presidente M5s, Giuseppe Conte. L'86,54% dei votanti alle parlamentarie M5s (43.282 votanti) ha votato sì al listino di 15 candidati proposto da Conte, il 13,42% ha votato no. Il totale dei votanti alle parlamentarie è di circa 50 mila persone. Gli aventi diritto erano circa 120mila. L'esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni.

Conte prosegue la sua campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre e fa un annuncio. "Abbiamo una proposta nuova sul lavoro. La riduzione - spiega Conte alla Stampa - dell’orario di lavoro a parità salariale. E’ un tema forte, importante. Tutti gli studi in materia dimostrano che non è vero che più si lavora e più si è produttivi, oltre una certa soglia la produttività non migliora affatto, anzi. In Italia ci ritroviamo con una media di ore lavorate all’anno che è la più alta in Europa: noi siamo a circa 1.723 ore l’anno, in Germania a 1.356 e hanno una produttività molto più elevata. Possiamo partire da quattro ore di riduzione sulle 40 settimanali". Conte torna anche sulla regola del secondo mandato. "Non nascondo che ho valutato con Grillo di introdurre delle eccezioni, ma abbiamo convenuto alla fine che si rischiava di dare un messaggio sbagliato, che dietro ogni deroga si nascondesse uno stravolgimento della regola". L'ex premier sulla caduta del governo: "Letta, Di Maio e Draghi hanno agito per farmi fuori".