M5s, in Aula Reddito e termovalorizzatore. Conte al bivio, fiducia o rottura

L'incontro slittato con Draghi mette i grillini in difficoltà su due norme su cui sono profondamente contrari, un problema in più prima del faccia a faccia

Politica
Condividi su:

M5s, il momento della scelta definitiva. Il rischio di perdere altri pezzi

Il M5s deve decidere che strada seguire per il suo prossimo futuro politico. Per questo era molto atteso il faccia a faccia tra Draghi e Conte, slittato però a causa della tragedia sulla Marmolada che ha costretto il premier a modificare tutti i piani. Si terrà mercoledì ma i lavori alla Camera vanno avanti, portandosi dietro una bella rogna. Ossia - si legge sul Fatto Quotidiano - l’ormai certo voto di fiducia sul decreto Aiuti, che in pancia ha la norma sul termovalorizzatore a Roma invisa ai grillini e anche l’emendamento al reddito di cittadinanza che li ha fatti infuriare, in base a cui si perde il diritto alla misura rifiutando tre offerte di lavoro anche dai privati. Così, assodato che oggi pomeriggio Palazzo Chigi blinderà il testo con la fiducia - il dl scade il 16 - il lunedì del mancato incontro diventa quello delle trattative incrociate per consentire ai grillini di non votare "la norma irricevibile sul termovalorizzatore". Una tela di ipotesi sul filo dei regolamenti e del buon senso.

La prima - prosegue il Fatto - vorrebbe che il M5S votasse sì alla fiducia, astenendosi però sul testo, come avevano fatto i suoi ministri in Consiglio dei ministri. Strada possibile alla Camera, ma non in Senato, dove è previsto un voto unico su provvedimento e fiducia. Comunque un ostacolo per Conte e i suoi, che oltretutto temono di perdersi per strada un altro pezzo del Movimento, quello più governista, con nomi come la ministra alle Politiche giovanili Fabiana Dadone. E allora si pensa anche ad altre opzioni, come chiedere di far votare il testo fino all’articolo 13 - quello che prevede il termovalorizzatore - senza fiducia, per poi imporla a votazione in corso, sulla parte restante. Il M5s è a un bivio.