M5s, niente nome di Conte nel simbolo. Grillo vince il braccio di ferro

Nel programma del Movimento spunta il limite dei due mandati da estendere a tutti i partiti

Politica
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Niente nome di Conte nel simbolo del M5s

C’è sempre la scritta «MoVimento», con la tradizionale V maiuscola, le cinque stelle bene in vista e la data «2050» a indicare l’orizzonte temporale del loro programma di governo. "Nel simbolo manca qualcosa, però", scrive la Stampa. "Non c’è la scritta «Conte presidente». Forza Italia, Lega, Azione, Impegno civico, tutti indicano il loro candidato premier. Non lo fa il Movimento e non è un dettaglio da poco, perché l’ex premier, fino a pochi giorni fa, era deciso a inserire il suo nome nel simbolo, convinto che il suo consenso personale avrebbe potuto fare da traino. Invece, niente da fare, Beppe Grillo non vuole". E ha avuto ragione lui. Mentre nel programma spunta il doppio mandato da imporre a tutti i partiti.

Alle parlamentarie del 16 agosto gli iscritti del Movimento 5 Stelle "sono chiamati a votare, tramite consultazione in rete, anche la proposta del Presidente di un elenco di nominativi, selezionati anche tra coloro che hanno già proposto la propria autocandidatura, da inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali". E' quanto si legge sul sito del Movimento 5 Stelle.

"Il numero di componenti di tale elenco di nominativi proposti dal Presidente non supererà il numero massimo di 12 per la Camera dei Deputati (su un totale di massimo 191 candidati) e di 6 per il Senato della Repubblica (su un totale di massimo 93 candidati)", viene spiegato. "In definitiva ciascun iscritto abilitato al voto, nella propria area di voto, troverà tre schede: una scheda contenente l'elenco delle proposte di autocandidatura relative alla Camera dei Deputati; una scheda contenente l'elenco delle proposte di autocandidatura relative al Senato della Repubblica; una scheda contenente la proposta di un elenco di nominativi indicati dal Presidente".