Manovra, Lega: "C'è la tassa sugli extraprofitti delle banche. Pensioni? Lo stop all'innalzamento dell'età diventi definitivo"

Claudio Borghi, capogruppo in Commissione Bilancio al Senato

Di Alberto Maggi
Claudio Borghi deputato lega
Politica

"Salta all'occhio soprattutto la battaglia pluriennale vinta sulla chiusura sulla rottamazione delle cartelle esattoriali"


"Il giudizio è molto positivo e se non dico perfetto è esclusivamente perché io, nello specifico, sono uno di quelli che vorrebbe fare l'imprudente ma in un governo che ha fatto della prudenza nella finanza statale il suo punto principale è il miglior risultato che potessimo ottenere". Con queste parole Claudio Borghi, capogruppo della Lega in Commissione Bilancio al Senato, intervistato da Affaritaliani, commenta la Legge di Bilancio 2026 varata oggi dal Consiglio dei ministri.

"Rispetto allo scetticismo che c'era fino a qualche tempo fa sulle nostre proposte, sia da parte degli alleati che di alcuni commentatori, devo dire che più o meno nella manovra c'è tutto. Salta all'occhio soprattutto la battaglia pluriennale vinta sulla chiusura sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Un obiettivo che portiamo avanti da molto tempo e che, ricordo, è scritto nel programma elettorale del Centrodestra. A questo si aggiungono l'abbassamento delle tasse per il ceto medio, sempre sollecitato, e la sterilizzazione momentanea dell'innalzamento dell'età pensionabile. Per il momento è una misura temporanea e sappiamo che fino al 2027 non ci sarà un incremento dell'età anagrafica per uscire dal mondo del lavoro, ma l'obiettivo della Lega è rendere questa misura definitiva e strutturale", spiega l'esponente del Carroccio.

E alla domanda se nella Legge di Bilancio ci sia la tassa sugli extraprofitti delle banche, Borghi risponde in modo preciso: "Sì, assolutamente c'è. Ed è ovvio che ci sia perché serve a coprire le misure di cui ho parlato prima. E' una battaglia di buon senso della Lega. C'erano due possibilità: o fare più deficit, ma il governo tiene molto a non rischiare una procedura di infrazione dall'Ue e a tenere i conti in ordine per eventuali nuove promozioni del rating da parte delle varie agenzie internazionali, o prendere le risorse da un'altra parte. Quell'altra parte fino agli scorsi anni erano i cittadini, questa volta, su spinta della Lega, è stato chiesto un contributo a chi grazie proprio al lavoro e ai risparmi dei cittadini ha incassato moltissimi soldi macinando utili mai vista prima d'ora", conclude il capogruppo della Lega in Commissione Bilancio al Senato Borghi.

Tutte le notizie della sezione politica

Tags:
manovra legatassa extraprofitti banche lega