Ildar Abdrazakov, Marco Rizzo: "Verona non può essere il fronte della russofobia"

"Non vorremmo essere soli a battersi per la democrazia e contro la violazione dell’articolo 11 della Costituzione"

"Ildar Abdrazakov, cantante lirico russo, viene nuovamente cancellato dai cartelloni programmati da tempo. Dopo il teatro San Carlo di Napoli è la volta della Fondazione Arena di Verona che lo aveva scelto per il Don Giovanni nel cartellone 2025 - 2026", dichiara ad Affaritaliani Marco Rizzo, candidato presidente della regione Veneto e leader di Democrazia Sovrana Popolare.

"E dopo l’imposizione dell'associazione Navalny e la pressione del governo italiano col ministro Giuli lo spettacolo viene cancellato. Ancora una volta l'Italia mostra il volto di una propaganda assoluta e piegata alla narrazione occidentale dei russi cattivi".

"DSP denuncia questa censura anticostituzionale che colpisce gli artisti come gli atleti, in nome di una difesa di parte che vale per gli uni e non per gli altri. Faccio due domande: una al Ministro Giuli per sapere se il suo passato di militante di Meridiano Zero gli impone la  russofobia nei confronti della musica e dell’arte di cui dovrebbe essere difensore e l’altra ai candidati delle prossime elezioni in Veneto per sapere se non hanno da dire nulla in merito a una discriminazione nel cuore della Regione che si appresterebbero a voler governare." 

"Non vorremmo essere i soli a battersi per la democrazia e contro la violazione dell’articolo 11 della Costituzione, quando si investono 2,5 miliardi di euro in armi che sarebbero dovuti andare alla sanità, allo stato sociale, alla ricerca e alle nuove generazioni".

"Se qualcuno ha una versione diversa rispetto a quella del pensiero unico dominante, che ci sta portando a una guerra folle e sbagliata, investendo miliardi di euro dei cittadini in carri armati, viene semplicemente messo a tacere? Attendiamo da tutti una risposta", conclude Rizzo.