Marina Berlusconi risponde a Repubblica: "Contro mio papà opinioni ossessive"

Silvio non smette di far discutere, anche dopo la sua scomparsa. Botta e risposta tra la figlia dell'ex premier e Massimo Giannini

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Marina Berlusconi, botta e risposta con Repubblica sulla memoria del padre

Botta e risposta tra Repubblica e Marina Berlusconi sull'eredità politica di Silvio Berlusconi, suo padre. Tutto nasce dall'articolo “Beato Silvio”, a firma di Massimo Giannini e pubblicato ieri sul Venerdì. Nel suo commento, Giannini ha scritto che ad un anno dalla morte del Cavaliere, «si ricordano solo pensieri e parole che fanno di lui un profeta a metà tra Gesù Cristo e San Francesco», dimenticando invece vicende alcune note e altre mai chiarite della sua storia imprenditoriale e politica, e che per trent’anni hanno infiammato il dibattito pubblico, italiano e internazionale.

Giannini ha poi elencato una serie di questioni, dallo stalliere Mangano ai conflitti di interesse e le leggi ad personam, fino al lettone di Putin e del tendone di Gheddafi. Marina Berlusconi ha deciso di rispondere con una lettera indirizzata alla direzione di Repubblica in cui scrive che Giannini, «come è tipico del pensiero ossessivo», esprime opinioni «senza nulla di nuovo, ma solo con una meccanica ripetizione di cose già dette e ridette, completamente disancorate dalla realtà dei fatti».

Marina scrive che su Mangano e la mafia, «nemmeno una parola sul fatto che trent’anni d’inchieste su mio padre sono finite tutte in nulla, tutte archiviate su istanza delle stesse procure che le avevano aperte». Sul conflitto di interessi, «senza menzionare che mio padre abbandonò tutti gli incarichi aziendali il giorno stesso in cui scese in campo». Sull’amicizia dell’ex premier con il leader russo, «senza ricordare che quel legame aveva come obiettivo l’allargamento dell’Occidente e della democrazia». E sul dittatore della Libia, anche lui in ottimi rapporti con Berlusconi, «nemmeno una parola sull’Accordo di Bengasi, che non aveva precedenti nella storia delle relazioni del nostro Paese con l’Africa». Giannini controrisponde descrivendo Marina Berlusconi come «affetta da memoria molto selettiva». Berlusconi non smette di far discutere, anche dopo la sua scomparsa.