Meloni 'avverte Salvini: "FdI è il primo partito del Cdx". E ora... Inside

Meloni sfida Letta: "Draghi al Quirinale e poi subito elezioni"

Di Alberto Maggi
Giorgia Meloni 
Lapresse
Politica
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Giorgia Meloni si prende tempo. Molto tempo. Ed è l'ultima tra i grandi leader a commentare l'esito delle elezioni amministrative. Le sue parole arrivano quando ormai i tg della sera sono finiti, ma la bomba politica c'è tutta: "Secondo i dati oggi a disposizione, con un rapido calcolo fatto in questi minuti, direi che oggi FdI sui numeri assoluti si afferma come primo partito all'interno del centrodestra. Questo credo sia un risultato che va rimarcato di un centrodestra rimasto compatto in questa campagna elettorale - ha aggiunto - che è abituato a lavorare insieme senza prevaricazioni e nonostante una campagna elettorale sicuramente non facile in cui abbiamo subito un po' di tutto".

Le parole della leader della destra italiana sono rivolte soprattutto a Matteo Salvini e il senso, come spiegano in FdI, è chiarissimo: è vero che da questo voto emerge la necessità di una coalizione unita e coesa, seppur divisa tra maggioranza e opposizione, ma non si può prescindere dal dato che Fratelli d'Italia è da oggi ufficialmente la prima forza politica del Centrodestra. Oltre al probabile tramonto della federazione Lega-Forza Italia (Silvio Berlusconi non ha più interesse dopo gli ottimi risultati dei suoi candidati in Calabria e a Trieste), a questo punto gli equilibri nel Centrodestra sono cambiati.

Con Salvini alle prese con la difficile convivenza tra ala di lotta e ala di governo, quella di Giorgetti e dei presidenti di Regione, quello che chiede FdI è l'apertura di una fase nuova nella quale Meloni si siede al tavolo della coalizione quantomeno da pari, "senza essere più trattati alla stregua di parenti poveri come è accaduto finora", spiegano da FdI. E' evidente che molto dipenderà dall'atteggiamento di Salvini nei prossimi e nelle prossime settimane. Laddove ci fosse un cambiamento nei rapporti con Meloni, alla luce di questi risultati elettorali, Fratelli d'Italia potrebbe anche rinunciare ad azioni parlamentari di disturbo che mettono chiaramente in difficoltà il Carroccio, come ad esempio la mozione di sfiducia alla ministra dell'Interna Luciana Lamorgese. Ma serve un radicale cambio di passo che parta non dai numeri in Parlamento bensì da quelli usciti dalle urne.

Ma non finisce qui. Meloni alza anche il tiro e sfida direttamente il segretario del Partito Democratico: "Ho sentito dire a Enrico Letta che la destra è battibile. In democrazia se ci si misura si batte e si è battuti, il punto è se si è disponibili a misurarsi. Noi siamo pronti a misurarci, se Enrico Letta e il Partito Democratico sono coerenti, sono così sicuri delle loro capacità allora io lancio una sfida. Fratelli d'Italia è disponibile a votare per Mario Draghi alla presidenza della Repubblica a patto che si vada a votare immediatamente e ci si misuri a campo aperto in libere elezioni chiedendo ai cittadini chi deve vincere e chi deve perdere. Chi vince deve poter governare cinque anni, chi perde sta all'opposizione, come accade in tutte le democrazie mature. Senza giochi di palazzo e senza che arrivi qualcuno dalle consorterie europee a piazzarci i governi. Noi siamo disponibili, ci dica il Pd cosa vuole fare".

Parole chiarissime e inequivocabili. Destinatari Salvini e Letta.