Mes, Fratelli d'Italia: "No alla ratifica, strumento inadeguato". La risposta al pressing di Bruxelles

Risposta negativa anche da salvini, dubbi da Forza Italia

Di Alberto Maggi

Marco Osnato

Politica

Mes, Giorgetti all'Eurogruppo: "Il Parlamento è sovrano e i numeri non ci sono"


"No". E' secca la risposta che dà ad Affaritaliani.it Marco Osnato, responsabile economico di Fratelli d'Italia e presidente della Commissione Finanze della Camera, alla domanda se l'Italia debba ratificare il MES come nuovamente chiesto oggi al nostro Paese da molti Stati dell'Unione europea. Osnato spiega: "Riteniamo che lo strumento del Mes sia inadeguato come strumento sia come 'assicurazione' per gli stati membri in caso di crisi bancarie e ancor di più come strumento di sviluppo economico".

BRUXELLES PREME SULL'ITALIA - All'Eurogruppo "un gran numero di ministri delle Finanze, circa una decina, è intervenuto e tutti hanno ribadito l'importanza della ratifica del Mes". "Rispetto ai silenzi di un anno fa si può dire che c'è stata più pressione, ma non si è arrivati a nessun ricatto. Non siamo ancora a questo. L'auspicio è che essendo aumentati i rischi ci sia anche una nuova consapevolezza tra i Primi ministri e tra i ministri delle Finanze c'è una rinnovata attenzione". Ma non c'è stato nessun attacco a Giorgetti, è stato tutto urbano. Lui ha ribadito che il Parlamento è sovrano e i numeri non ci sono". Lo riferiscono fonti presenti all'incontro.

IL NO SECCO DI SALVINI - "Mes? No. Il Parlamento, grazie anche alla posizione ferma della Lega che ha sempre combattuto il Mes sin dai tempi di Monti, ha già respinto il tentativo dell'Ue di metterci questo cappio al collo". Lo afferma il segretario leghista Matteo Salvini. "Dalla trasformazione in 'salva banche' non avremmo nessun vantaggio perché le nostre banche godono di ottima salute. Visto che si insiste a proporre questa modifica che la Lega non ratificherà mai, rispondiamo proponendo di liquidare la quota italiana per riprenderci i nostri quindici miliardi con cui potremmo abbassare le tasse, fare investimenti e aumentare le pensioni, lasciando liberi gli altri di fare quello che vogliono", propone. 

LA POSIZIONE DI FORZA ITALIA -Il Mes "non è una priorità, ora la priorità è costruire la pace". L'ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla domanda se l'Italia intende ratificare il Mes, arrivando al convegno in corso a Roma intitolato "De Gasperi, Schuman e il futuro del progetto europeo". Ha aggiunto che "non siamo contrari per principio, ma abbiamo forti dubbi sulla carenza di controlli e sul fondo. Come Forza Italia, saremmo pronti a votare il Mes se ci fosse il controllo democratico". 

"Il Mes è un tema che non rientra nel programma di governo, dunque non esiste un vincolo di maggioranza. Il vicepremier e segretario di Fi Antonio Tajani ha sempre sostenuto che il Meccanismo andrebbe migliorato, introducendo anche un adeguato controllo democratico, ad esempio attraverso un maggiore coinvolgimento del Parlamento europeo. La nostra posizione è questa e lo ribadiamo: il Mes va riformato e reso più attuale". A dirlo, interpellato dall'Adnkronos, è il portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi, dopo che Matteo Salvini ha ribadito il fermo no della Lega alla ratifica del Mes, proponendo di liquidare la quota italiana "per riprenderci i nostri quindici miliardi". "E' noto - osserva l'esponente azzurro - che la Lega ha sempre espresso contrarietà: non si tratta di una novità. Allo stato attuale, non esiste una maggioranza parlamentare favorevole alla ratifica. Anche Forza Italia ha espresso riserve in passato: il tema del controllo democratico -rimarca ancora Nevi- è centrale per noi. Senza le necessarie modifiche, la ratifica è inevitabilmente a rischio. Ma questa posizione non è una sorpresa: l'abbiamo sempre sostenuta con coerenza".

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