Mulè (Forza Italia): "Con il premierato serve una sola scheda elettorale"

Il vice-presidente della Camera Giorgio Mulè: "Rivedere le regole del Centrodestra. Ipotesi primarie". Intervista

Di Alberto Maggi
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Giorgio Mulè
Politica

"Non si può affermare pronti via facciamo tutto velocemente. Sono temi importanti che richiedono una seria e approfondita riflessione"

 

"Alla domanda sull'ipotesi che alle elezioni, una volta in vigore il premierato, possano esserci due o più schede ho risposto che serve un trattamento di semplificazione obbligatorio. Da qui l'espressione tso".

A parlare ad Affaritaliani.it è il vice-presidente della Camera Giorgio Mulè, esponente di primo piano di Forza Italia. "Mettiamo il caso che insieme alle Politiche ci fossero anche le Regionali o altre elezioni il rischio sarebbe quello per i cittadini di avere 4 o 5 schede. E non va bene, dobbiamo semplificare e non creare la possibilità di errori. La mia proposta è che dovrebbe esserci un'unica scheda con il voto per la Camera, per il Senato e per il premier e non certo tre".

Per quanto la legge elettorale, che inevitabilmente andrà riformata con il premierato, Mulè precisa: "Bisogna ragionare bene sulla percentuale che consente di avere il 55% dei seggi, soglia stabilita anche da una recente sentenza della Corte Costituzionale e che non può certo essere bassa. Se, ad esempio, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Pd e M5S si presentano con il loro candidato premier il rischio è che con il 20-22% corrisponda il 55% dei seggi in Parlamento. E sarebbe un totale e inaccettabile stravolgimento della rappresentanza democratica".

Potrebbe però esserci una soglia per coalizione... "Certo, ma bisogna indicare prima del voto un solo premier. Finora nel Centrodestra la regola è sempre stata che chi prende più voti esprime il premier. Con la riforma non potrà più esserci Fratelli d'Italia con Meloni, Lega con Salvini e Forza Italia con Tajani. Andrà deciso all'interno della coalizione un regolamento su come fare, o con le primarie o con un premier scelto dai vertici di partito in base ai risultati delle elezioni precedenti. Insomma, il tema, tra premierato, numero di schede e legge elettorale con la soglia per avere la maggioranza del 55% dei seggi, è estremamente complesso. Per questo dico che non si può affermare pronti via facciamo tutto velocemente. Sono temi importanti che richiedono una seria e approfondita riflessione", conclude il vice-presidente della Camera di Forza Italia.