Nomine, via al delicato dossier 007 tra veti incrociati e terzi incomodi

Meloni è molto vicina a Del Deo, su cui invece ci sarebbero perplessità di Salvini. L'ipotesi Valensise e quella Luongo

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Servizi segreti, Meloni deve sciogliere la nomina all'Aisi

Tra le Europee dell’8 e 9 giugno e il vertice del G7 del 13 giugno la premier Giorgia Meloni dovrà nominare il prossimo direttore dell’intelligence che sostituirà Mario Parente alla guida dell’Agenzia dei servizi segreti interni (Aisi). Si tratta di una partita delicatissima, di cui parla oggi Francesco Verderami sul Corriere della Sera. "Le polemiche e lo scontro sull’attività di dossieraggio interna all’Antimafia sarebbe «indirettamente connessa all’approssimarsi della decisione» e avrebbe fatto risaltare un’attività parallela tra Aisi e Aise, con la prima «troppo concentrata» sulla sicurezza del sistema economico nazionale, invadendo le competenze dell’agenzia estera", si legge sul Corriere.

Secondo Verderami, il conflitto tra «cugini» avrebbe diviso anche le posizioni nell’esecutivo. "Finora si era parlato di una corsa a due per il ruolo che ricopre Parente: il vicedirettore dell’Aisi Giuseppe Del Deo e il numero due del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza, Bruno Valensise". Secondo il Corriere della Sera, "su Del Deo c’è la perplessità di Matteo Salvini, che non ha dimenticato né il «caso Metropol» né la fuga di notizie sulla «missione diplomatica» che il leader della Lega avrebbe voluto compiere in Russia per risolvere il conflitto ucraino". Del Deo avrebbe invece ottimi rapporti con Meloni.

La vicenda sarebbe seguita da vicino anche dalla Difesa e da altri segmenti del governo e secondo il Corriere della Sera ci sarebbe anche un altro nome. Si tratterebbe di Salvatore Luongo, generale di Corpo d’armata già in corsa per sostituire Teo Luzi alla guida dell’Arma dei Carabinieri", anche se c'è chi sostiene che, siccome al vertice di Aise c’è il generale Gianni Caravelli, all’Aisi non potrebbe andare un altro generale dell’Esercito.