Parlamentarie 5S, da Costa a Chiara Appendino: un listino di luci e ombre

Si sono aperte le consultazioni per le “parlamentarie” del Movimento con un listino di luci e ombre: ecco perchè

Di Giuseppe Vatinno
Sergio Costa
Politica
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Elezioni, l'ex ministro dell'Ambiente Costa ad esempio è stato scelto nonostante le contestazioni del passato 

Si sono aperte le consultazioni per le “parlamentarie” del Movimento. I militanti troveranno tre schede virtuali così indicate:

1.   Votazione delle proposte di autocandidatura per collegi plurinominali della Camera dei Deputati ricadenti nella propria circoscrizione elettorale

2.   Votazione delle proposte di autocandidatura per collegi plurinominali del Senato della Repubblica ricadenti nella propria circoscrizione elettorale

3.   Votazione della proposta del Presidente di una lista di nominativi da inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali.


 

Si possono esprimere fino a tre preferenze.


 

La terza scheda riguarda il “listino” di Conte in cui ha inserito i nomi blindati.

Nel listino dei 15 fortunati c’è l’unico ministro superstite dei Cinque Stelle, Stefano Patuanelli, 4 vicepresidenti in carica, Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi, Alessandra Todde e Mario Turco, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, i capigruppo a Montecitorio e Palazzo Madama Francesco Silvestri e Maria Domenica Castellone, e l’ex capogruppo Ettore Licheri.

Poi Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, ex procuratori Antimafia.

Il notaio Alfonso Colucci, il professore Livio Di Santoli (Energia e ambiente), Sergio Costa ex ministro ambiente, la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, candidata sconfitta alle primarie fatte insieme al Pd per la Regione Sicilia.

Listino con luci e ombre. Iniziamo da queste.

Colpisce infatti la presenza dell’ex ministro Sergio Costa che era stato voluto proprio da Luigi Di Maio, evidentemente abilissimo nel riciclarsi al volo.

Costa è stato uno dei peggiori ministri dell’Ambiente, contestato dagli ambientalisti, tutto chiacchiere ed ammuina e che ha anche avallato, ad un certo punto, le trivellazioni in adriatico per mantenere la cadrega. Ne abbiamo già parlato qui (recupera l'articolo cliccando qui). 

Come spesso avviene in Italia è stato ovviamente premiato.

Di ben altro peso sono invece le candidature pur blindate di Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, che sono un prestigioso tributo alla sensibilità giudiziaria del Movimento.

Gli altri sono senza infamia e senza lode, candidature più che altro dovute per le cariche istituzionali ricoperte. Colpisce la presenza di Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e l’assenza di Virginia Raggi, ex sindaca di Roma, grande nemica di Giuseppe Conte comunque incandidabile.

Da notare tra le auto – candidature quella di Paolo Trenta, fratello di Elisabetta, ex ministro della Difesa, Presidente di NOI (Nuovi Orizzonti per l’Italia).