Pd, Calenda vuole 22/23 seggi "sicuri". Tutte le richieste a Letta

Di Maio-Tabacci, SI-Verdi e Renzi ne chiedono 6 e 3

Di Alberto Maggi
Politica
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Elezioni, in salita la strada delle alleanze per il Pd. Il nodo delle poltrone

È complicato il puzzle delle alleanze per Enrico Letta. Il tempo stringe, il Centrodestra ha già trovato la quadra mentre il Partito Democratico fatica ad arrivare al dunque dopo giorno e giorni di trattative. Il tema chiave, oltre a quello dei programmi spesso lontani se non proprio inconciliabili, è quello delle poltrone.

In gioco ci sono 221 collegi uninominali tra Camera e Senato anche se alcuni di questi la sconfitta è quasi certa (si pensi ad esempio alle province Nord di Lombardia e Veneto), in circa 50 la sfida è aperta e in pochissimi il Centrosinistra è favorito.

Non è affatto chiusa la trattativa con Carlo Calenda, anzi fonti dem spiegano che "è più no che sì" anche perché il leader di Azione punta a 15 seggi sicuri a Montecitorio e 7/8 a Palazzo Madama. Un vero salasso per Letta e il Pd, visto che i collegi sulla carta blindati sono davvero pochi.

Il neonato due Tabacci-Di Maio poi vuole 6 seggi (sempre sicuri) alla Camera e tre al Senato. Stessa richiesta da Sinistra Italiana-Verdi e da Italia Viva. Anche se con Matteo Renzi la trattativa è ancora più complessa che con Calenda. Se Letta dovesse accontentare tutti per allargare rischia seriamente di dover lasciar fuori tanti, troppi, del suo partito. Facendo così esplodere il malcontento al Nazareno.