Pd, le correnti affilano i coltelli: se si perde male pronto il letticidio

Siamo solo all’inizio: fra poco invece arriveranno quelle dei nemici interni al Pd che come noto sono tanti e tutti agguerriti

Di Giuseppe Vatinno
Politica
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Renata Polverini processa Enrico Letta: il segretario del Pd si dimette?

Renata Polverini in una intervista odierna a La Stampa “processa” Enrico Letta rimarcando come abbia fallito nel tentativo di cercare di federare i moderati.

L’ex sindacalista, che ha avuto oscillazioni tra il centro – destra e il centro – sinistra, per tornare da poco definitivamente in Forza Italia che aveva lasciato definendola “sovranista”, punta il dito principalmente sulla strategia dei “tavoli separati” che ha voluto seguire il segretario del Partito democratico nella difficile trattativa della scorsa settimana.

Appunto dall’alto della sua esperienza di contrattazioni la Polverini dice di non aver mai visto non fallire trattative su più tavoli con soggetti che la pensavano esattamente all’opposto.

Certo, dal punto di vista del centro – destra un Calenda con Letta e senza Renzi era molto meglio perché il rischio è che un probabile (la cosa è ancora da definire) Terzo Polo potrebbe contendere voti proprio all’aria liberal moderata di Forza Italia.

Non per niente il centro – destra aveva accolto molto favorevolmente il patto tra Pd e Azione che indeboliva il centro – sinistra.

Tuttavia tale patto era costruito sulle sabbie mobili dell’opportunità, senza alcun vero e solido fondamento.

E per di più stilato con un soggetto screditato dal punto di vista politico come Calenda che ha rifilato bidoni a tutti.

Ma come dicevamo la critica della Polverini, ex presidente della Regione Lazio, riguarda il progetto di Letta di inglobare un’area moderata attingendo appunto anche all’elettorato conservatore.

Critica del resto che è stata mossa al segretario del Pd anche da Gad Lerner su Il Fatto e che è condivisa anche da Marco Travaglio.

Su Letta si stanno addensando nuvoloni gravidi di pioggia.

E adesso siamo solo all’inizio perché comunque queste sono critiche esterne e fra poco invece arriveranno quelle dei nemici interni al Pd che come noto sono tanti e tutti agguerriti, a cominciare proprio da Nicola Zingaretti che si è dimesso proprio per fare posto a Letta.

Ad esempio la trattativa con Di Maio e Tabacci non è sembrata “professionale” ma alquanto improvvisata.

Anche i cosiddetti Giovani Turchi e Francesco Boccia, cioè i fautori di un accordo strutturale con i Pd stanno affilando i coltelli.

Insomma per Letta è iniziato il processo sia esterno che interno e il professore della Sorbona potrebbe anche essere tentato di andarsene di nuovo all’estero lasciando l’Italia e i suoi problemi.