Pd, Stefano Bonaccini: "Ora sto con Schlein, tutti uniti per battere la destra"
L'ex governatore: "Tre anni fa ci siamo divisi in tre parti, spianando la strada a Meloni"
Pd, Bonaccini: "Mentre il mondo brucia e ci ritroviamo Trump..."
Elly Schlein, con il voto in assemblea nel fine settimana, si è presa il Pd. La segretaria ha allargato la sua maggioranza e ora non ci sono più dubbi su chi comandi all'interno dei dem. A unirsi al gruppo di Schlein si è aggiunto anche Stefano Bonaccini, l'eurodeputato ed ex governatore dell'Emilia Romagna, proprio colui che era stato battuto alle primarie da Schlein. "È la naturale evoluzione della gestione unitaria del Pd, che io ho accettato dopo le primarie. Tre anni fa - spiega Bonaccini a La Repubblica - dissi che se avessi vinto avrei chiesto una mano ai miei sfidanti, così come l’avrei data a chi avesse prevalso. Io non la penso su tutto come Elly. E non rinuncerò a dire la mia laddove penso vada irrobustito il profilo di governo del Pd su temi quali, ad esempio, la sicurezza, le partite Iva o le politiche industriali".
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"Ma mentre il mondo brucia, negli Usa ci troviamo Trump e l’estrema destra vola in tutt’Europa, - prosegue Bonaccini - ci manca solo che si perda tempo a litigare tra noi, invece di preparare l’alternativa a Meloni. È quello che vogliono i nostri iscritti ed elettori, mi creda. Fra 18 mesi si voterà per le politiche e non possiamo farci trovare impreparati o divisi. Ora la priorità è una sola: mettere assieme tutti coloro che vogliano costruire l’alternativa a un governo che sta portando il Paese verso il declino economico e sociale, con un programma per una Italia più giusta, sostenibile e competitiva. Ci siamo riusciti in tutte le regioni al voto, ho fiducia lo replicheremo per la sfida più importante".