Quirinale, Giorgetti: "Draghi? Più oppositori che fautori. Molti a sinistra"

Il ministro svela il retroscena sui malumori per il premier al Colle. Sono iniziate le grandi manovre tra i partiti per il dopo Mattarella

Politica
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Quirinale, Giorgetti: "Draghi? Più oppositori che fautori. Molti a sinistra"

Il governo Draghi è impegnato su vari fronti, da una parte c'è la questione sanitaria con la lotta al Coronavirus, i vaccini e il Green Pass. Altro fronte molto caldo è quello economico-finanziario, con i fondi del Recovery in arrivo e le battaglie in corso per trovare la quadra sulla Legge di Bilancio. Ma tra i partiti, di maggioranza e di opposizione, c'è anche un'altra questione a tenere banco: il toto Quirinale. Una frase pronunciata - si legge sul Corriere della Sera - dal ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, fa capire che l'accordo per il successore di Sergio Mattarella è tutto in salita.

"Al momento l’elezione di Draghi al Quirinale ha più oppositori che fautori. Soprattutto a sinistra". La confidenza - prosegue il Corriere - del ministro leghista ad un amico consente di allungare lo sguardo oltre il centrodestra, che in questa fase di difficoltà è un libro aperto. Non solo per ciò che riguarda i rapporti di coalizione ma anche per l’imminente corsa al Colle: da una parte c’è Berlusconi che rincorre un sogno; dall’altra ci sono Salvini e Meloni che avrebbero aperto in modo tattico alla candidatura di Draghi, siccome temono che con lui al Quirinale non si aprirebbe per loro il portone di palazzo Chigi. Malumori anche a sinistra, Ceccanti (Pd): "Letta sa che può puntare solo sul bis di Mattarella, un sì a Draghi non può permetterselo. Prodi gli cavarebbe gli occhi".