Quirinale, il comunista Rizzo: "Un nome fuori dal coro partendo dal Misto"

L'intervento per Affaritaliani.it del segretario generale del Partito Comunista Marco Rizzo

Marco Rizzo
Politica
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QUIRINALE. Il SEGRETARIO COMUNISTA MARCO RIZZO: UN NOME FUORI DAL CORO. UNA GRANDE ALLEANZA SOCIALE CHE - DAL GRUPPO MISTO - ROMPA LE COMPATIBILITÀ DEL PENSIERO UNICO

Questo è un momento particolare per il nostro paese. Le grandi multinazionali e la finanza hanno preso ormai il controllo sulla politica. Con la scusa della pandemia si fanno esercizi di totalitarismo e di controllo sociale. L’elezione del Presidente della Repubblica diventa cruciale per la difesa della Costituzione repubblicana ed in primo luogo per quei valori sociali e di uguaglianza da essa rappresentati. Il popolo non viene minimamente reso protagonista di questo importante momento, non tanto perché siamo in una repubblica parlamentare, ma perché lo si ritiene ormai privo di ogni titolarità.

Gli stessi “papabili” a partire dal peggiore, Mario Draghi, guardano solo al migliaio di grandi elettori cui prodigare insalubri promesse. Questo è il motivo principale per cui serve una persona di altissimo profilo politico, morale ed istituzionale per svolgere questo delicato incarico al Quirinale. Ovviamente siamo convinti che esistono numerose persone del genere ma, per le particolari caratteristiche che proprio abbiamo elencato, serve proporre una candidatura fuori dai giochi di un Parlamento inginocchiato nei confronti del “governo delle banche e della finanza”.

Nel gruppo misto di Camera e Senato ci sono oltre cento parlamentari che potrebbero fare la differenza. Potrebbero cioè scompaginare i giochi, potrebbero praticare una alleanza più sociale che politica. Funzionerebbe bene. Funzionerebbe meglio. Mettiamo come Partito, come suo segretario Marco Rizzo e come senatore Emanuele Dessì la nostra esperienza, la nostra organizzazione, la nostra irriducibilità per un passaggio travolga i calcoli di questo Parlamento asservito.  

Siamo persone che amano l’Italia,  politici di varia estrazione ideale, ma crediamo che oggi questo punto di unità possibile possa essere un passo in avanti per contrastare i poteri forti ed esterni al nostro Paese che mettono a repentaglio proprio la Costituzione e la stessa democrazia. In tal senso avanzare proposte unitarie per poi arrivare ad unico nome. Faremo questa nostra battaglia convinti di rappresentare una parte importante del popolo italiano e da qui può iniziare un percorso che possa realmente opporsi anche dopo al governo euro-atlantico dei Draghi.