Quirinale, Italia Viva gela Berlusconi. "Non lo votiamo". Ipotesi Casini

Rosato ad Affaritaliani.it: "Berlusconi non ha l'ampio consenso necessario"

Di Alberto Maggi
Pier Ferdinando Casini Silvio Berlusconi 
Politica
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Quirinale, in calo le quotazioni di Cartabia, Amato e Severino

"Sì, come abbiamo detto più volte, serve un presidente della Repubblica che abbia un ampio consenso in Parlamento. E Berlusconi non ha queste caratteristiche". Con queste parole il coordinatore nazionale di Italia Viva, Ettore Rosato, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se il partito guidato da Matteo Renzi escluda di votare Silvio Berlusconi Capo dello Stato.

Le parole di Rosato gelano le ambizioni dell'ex Cavaliere che sperava proprio nel soccorso almeno di una fetta dei renziani. A questo punto - ragionano fonti del Partito Democratico - l'obiettivo è quello di trovare un nome condiviso all'interno dell'attuale maggioranza di governo. Strada in salita per Mario Draghi, che quasi tutte le forze politiche vorrebbero lasciare a Palazzo Chgi fino al 2023, ma anche per la difficoltà nel trovare un altro nome come presidente del Consiglio.

Al momento l'ipotesi che sta prendendo corpo è quella dell'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini. Piace molto a Renzi, è stato in passato parte integrante del Centrodestra con l'Udc e nel 2018 è stato eletto con il maggioritario a Bologna nelle liste del Centrosinistra. Non solo, Casini ha sempre votato la fiducia al Conte II e quindi dovrebbe avere anche i voti del M5S.

Scendono le quotazioni di Giuliano Amato (Lega e 5 Stelle non lo voterebbero), di Paola Severino (madre della legge che ha escluso Berlusconi dalla politica) e della ministra della Giustizia Marta Cartabia (non piace in generale a tutte le forze politiche di maggioranza per il suo rapporto poco dialogante con il Parlamento.