Quirinale, Mattarella a Draghi: "Non sei stato sfiduciato, torna alle Camere"
Il colloquio tra il Capo dello Stato e il premier: "La scelta è tua ma ti invito a ripensarci bene. Vai in Parlamento per doverosa trasparenza"
Quirinale, Mattarella: "Doverosa trasparenza, dimissioni respinte"
La crisi di governo è ormai ufficiale. La decisione del M5s di non votare la fiducia al Dl Aiuti in Senato si è rivelata decisiva. Il premier Draghi, infatti, nonostante non fosse stato sfiduciato dall'Aula ha rassegnato le sue dimissioni. Tutto si è poi aggravato quando Conte - si legge sul Corriere della Sera - ha cominciato a veicolare questa tesi: "La crisi? Una forzatura compiuta da altri". Cioè dal premier. "Presidente, mi dimetto. Ma non per farmi riaffidare l’incarico. Lascio e basta. Definitivamente. Mi dispiace". È quasi ora di cena quando Mario Draghi, laconico e diretto com’è nel suo stile, comunica a Sergio Mattarella la decisione che ha preso dopo gli ultimi tormentati giorni del suo governo. Ha mantenuto la fiducia, ma il partito di maggioranza relativa non l’ha votata. Una ferita politicamente insanabile. "Non ha senso che io insista a farmi logorare", dice.
Il presidente della Repubblica - prosegue il Corriere - ascolta lo sfogo, annuendo con aria grave a ogni passaggio. "Capisco le difficoltà e comprendo le ragioni che mi hai elencato. La scelta è tua, ma ti invito a rifletterci su ancora. Dopotutto non sei stato sfiduciato. Le dimissioni mettiamole da parte fino a mercoledì. Pensaci. Poi vai in Parlamento a valutare la situazione, per doverosa trasparenza. Io spero che tu cambi idea". Di fronte a questo tipo di obiezioni, espresse con i toni di chi ha ormai deciso ciò che intende fare, il capo dello Stato ha avuto pochi argomenti. Ha elencato i più prevedibili e mille volte ripetuti, a partire dalle emergenze che assediano l’Italia. Ma la sua capacità di persuasione morale, che pure è alta, non può essere sopravvalutata fino all’inverosimile. Dopotutto, ognuno ha il suo ruolo: lui quello di assicurare la stabilità del Paese, Draghi, da premier, quello di governare.