FdI attacca la sinistra del no a tutto: "Partito dell’immobilismo. Come dice Lenin…l’estremismo è la malattia infantile del comunismo"

Parla il vice-presidente della Camera Fabio Rampelli

Di Alberto Maggi

Fabio Rampelli

Politica

"Quello che sorprende però è la natura 'Agit prop' nelle piazze che mal si coniuga con i risultati elettorali"


"La sinistra è sempre più il partito dell’immobilismo. Vuole fermare tutto così com’è, a dispetto della volontà popolare". Lo afferma ad Affaritaliani il vice-presidente della Camera di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli all'indomani del sì definitivo in Senato alla riforma della giustizia e dopo la bocciatura della Corte dei Conti del Ponte sullo Stretto e anche in vista del quasi certo sciopero generale della Cgil contro la Legge di Bilancio 2026. 

"Non vuole la riforma della giustizia, non vuole il Ponte sullo Stretto, non vuole la riforma dello Stato e il premierato, non vuole la pace in Medio Oriente siglata da tutta la comunità internazionale. Come dice Lenin…l’estremismo è la malattia infantile del comunismo. Quello che sorprende però è la natura 'Agit prop' (agitazione, propaganda - ndr) nelle piazze che mal si coniuga con i risultati elettorali. Pare non ci sia contezza che, a tre anni di governo Meloni, gli elettori stanno ancora con noi e con la premier. Tutti i sondaggi confermano un gradimento superiore a qualsiasi governo in carica nel periodo corrispettivo. Se la sinistra non avesse il governo delle grandi città sprofonderebbe sotto il 40%", conclude Rampelli.

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