Un referendum senza quorum con un significato politico
Il mancato raggiungimento del quorum al referendum non è una sconfitta per Elly Schlein. Che fa la sua partita dentro la sinistra, umiliando i riformisti e attraendo gli elettori di M5S e Avs. Il commento
Un referendum senza quorum con un significato politico
Io tutto questo godere per il fatto che il referendum è una batosta per Elly Schlein continuo a non capirlo. Io non ho condiviso e non condivido niente di questi referendum. E sono stato ben lontano dai seggi perché - in barba alle idiozie da social - la non espressione di un voto è di fatto un voto, per i quesiti referendari. Però penso che per la Schlein l'operazione fosse vincente nell'istante stesso in cui è partita. Per una serie di ragioni.
Referendum: per Schlein è stata comunque una operazione vincente
La prima: l'egemonia nel centrosinistra. Più le posizioni di Pd, Avs e M5S si assomigliano, più gli elettori le confondono. E più le confondono, più i Dem fanno da polo attrattore ed egemone. E' un grande classico della politica: i primi da fare fuori sono quelli che ballano sulla propria mattonella. Tra referendum e manifestazione pro-Gaza le posizioni ideologiche tra i tre partiti non sono mai state così vicine.
La seconda: ancora una volta la Schlein trova il modo migliore per umiliare i riformisti. Può non far loro piacere, ma gli esponenti moderati del Pd hanno fatto una scelta quando hanno accettato la candidatura in massa alle europee, con annessa grande prestazione: hanno barattato la loro opposizione interna ai posti che sono andati a ricoprire. In più, il fatto di aver spostato il baricentro a sinistra, soprattutto ideologicamente, ha messo i riformisti nella scomoda posizione di non poter stare nel proprio partito, di non poter andare a destra e - visti i posti di cui sopra - di non poter ipotizzare battaglie autonome. Non è un caso che perfino De Luca stia facendo buon viso a cattivo gioco.
La terza: la partita di Schlein è nella sinistra, non contro la destra. Questa fase Renzi l'ha capita perfettamente. E non è un caso che - sornione - dice che quando cambierà la fase, e la partita sarà finalmente contro la destra, anche il suo 3 per cento avrà un valore. Come ne uscirà, allora, la Schlein? Con quale coraggio chiederà ai suoi pasdaran di fare l'accordo con l'uomo di Rignano? In effetti non bisogna neppure avere troppa originalità: basterà la chiamata generale alle armi contro i fascisti. E infatti, questa cosa del fascismo, continua ad essere un refrain sempreverde.
Ma siamo ancora lontani, per ora. Per ora c'è da tirare le somme di un referendum il cui unico risultato era quello di compattare le fila della sinistra. Per chi credeva nei quesiti: sarà per la prossima volta. O forse no.