Riforma della giustizia, Forza Italia: "Facciamo tornare il pubblico ministero sullo stesso piano della difesa"
Costa: "Il sistema disciplinare fa acqua da tutte le parti"
Enrico Costa
Ok in seconda lettura alla riforma costituzionale della Giustizia in Senato, parla Enrico Costa (Forza Italia)
"La separazione delle carriere è essenziale perché punta a riportare il ruolo del giudice in posizione terza, imparziale e al di sopra delle parti. E a far tornare il pubblico ministero sullo stesso piano della difesa". Lo afferma ad Affaritaliani.it Enrico Costa, deputato di Forza Italia e membro della Commissione Giustizia della Camera, nel giorno del via libera in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della Giustizia che include anche la separazione delle carriere.
"Accusa e difesa oggi sono in posizione impari. Durante le indagini l'accusa sovrasta addirittura il giudice. In questa fase, il giudice esiste solo sulla carta: dovrebbe svolgere un controllo sull’attività del Pubblico Ministero, ma quest’ultimo, con la sua forza mediatica, finisce per schiacciarlo. In concreto, se il giudice prova a negare una proroga di indagini, una richiesta di intercettazioni, una richiesta di misure cautelari, una richiesta di rinvio a giudizio, lo si accusa di bloccare il corso naturale della giustizia", spiega l'esponente azzurro.
"In secondo luogo la separazione porta con sé una serie di norme che vogliono arginare lo strapotere delle correnti, lasciando spazio al merito e alla capacità. Perché oggi, purtroppo, con il sistema che c'è, chi vuole fare carriera deve essere iscritto a una corrente altrimenti è orfano nell'ambito del CSM".
"Infine l'Alta Corte disciplinare rappresenta un'esigenza di fronte ad un CSM troppo tollerante, per effetto dell'influenza delle correnti, con gli errori e le negligenze dei magistrati. Il sistema disciplinare fa acqua da tutte le parti ed è un bene l'introduzione di un organo che si occupi esclusivamente di queste pratiche", conclude Costa.
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