Palestina, FdI: "Lo sciopero di lunedì? Pretesto per fare opposizione al governo. Anche scuola e mobilità sono un diritto"
Walter Rizzetto, presidente Commissione Lavoro della Camera
"Sia il presidente Meloni sia il ministro Tajani hanno detto chiaramente che il governo italiano non è d'accordo con le azioni militari che Israele sta compiendo a Gaza e non solo"
"Banalmente penso che si possano e si debbano trovare altre soluzione per manifestare il proprio dissenso verso le politiche militari del governo israeliano". Lo afferma ad Affaritaliani Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera ed esponente di Fratelli d'Italia, commentando lo sciopero indetto da alcune sigle sindacali per lunedì 22 settembre, che interesserà il settore della scuola e dei trasporti, sia pubblici che privati, e che ha come obiettivo la solidarietà alla popolazione palestinese visto quanto sta facendo l'esercito israeliano a Gaza e non solo.
"Fermo restando che il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma altrettanto sacrosanti sono i diritti alla scuola, appena ricominciata, e alla mobilità. In questo momento ritengo che sarebbe meglio evitare ulteriori disagi per milioni di famiglie e lavoratori, visto che la strada da perseguire è quella della diplomazia. E sia il presidente Meloni sia il ministro Tajani hanno detto chiaramente che il governo italiano non è d'accordo con le azioni militari che Israele sta compiendo a Gaza e non solo. Non vorrei che lo sciopero di lunedì sulla Palestina sia solo un pretesto per fare opposizione al governo fuori dalle aule parlamentari", conclude Rizzetto.
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