Ruocco e L'Abbate (IC): "Meloni non controlla i suoi, come può governare?"

Piombino, il consiglio comunale a guida Fdi boccia il rigassificatore, contraddicendo la leader nazionale

Carla Ruocco (Imagoeconomica)
Politica
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Elezioni, il rigassificatore di Piombino diventa un caso nazionale

“Quello che sta succedendo a Piombino ha qualcosa di surreale. Il consiglio comunale a guida Fratelli d’Italia vota un parere urbanistico contrario al progetto per il posizionamento di un rigassificatore nel porto della cittadina toscana, smentendo di fatto la leader Giorgia Meloni che aveva detto sì all’infrastruttura”, e quanto si legge in una nota a firma di Carla Ruocco e Giuseppe L’Abbate, esponenti di Impegno Civico.

“Il rigassificatore della discordia – aggiungono - mette in chiaro una cosa: Meloni non è capace di farsi ascoltare dai suoi stessi amministratori, come pensa di poter governare il Paese? L’infrastruttura di Piombino è necessaria per la sicurezza e indipendenza energetica, o forse pensano che dobbiamo continuare a dipendere dal gas russo?  Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a questo proposito, sta combattendo una battaglia difficilissima per abbassare le bollette di famiglie e imprese, e arrivare in sede europea a un tetto comune al prezzo del gas. Non è chiaro, invece, cosa stia facendo Giorgia Meloni”.

“A pochi giorni dal voto, i nodi vengono al pettine e quello che emerge in queste ore è che per governare il Paese servono progetti chiari e che siano realizzabili. Il resto sono solo chiacchiere”, concludono.