Salvini: "Non mi sento di destra, sono antifascista. Guerra? Sto con Kiev"

Il leader della Lega: "Vannacci sarà un valore aggiunto a Bruxelles. Con Putin c'era solo un accordo culturale, nulla da disdire"

di redazione politica
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 Matteo Salvini
Politica

Lega, Salvini: "Putin è passato dalla parte del torto, ha scatenato una guerra"

Matteo Salvini, subito dopo aver incassato la fiducia della Camera in seguito alla mozione contro di lui presentata dalle opposizioni e respinta, parla di diversi temi, dalla guerra in Ucraina a Putin, dalle sue idee politiche alle candidature, fino al rapporto con Meloni. "Io sto con l'Ucraina. Avevo stima di Putin fino all’invasione dell’Ucraina? Sì, come ce l’avevano Prodi, Berlusconi, Renzi e tutti i capi di governo che si sono succeduti. Ma io Putin - dice Salvini a Libero - l’ho visto una sola volta in vita mia. Io ci avevo fatto un accordo culturale. Nel momento in cui scateni una guerra passi dalla parte del torto, punto. Non c’è niente da disdire, perché non c’è niente in essere. Salvini dice anche: "Sono antifascista, sono anticomunista, userei la categoria liberale, ma sono tutte categorie superate. Credo in alcuni valori, la famiglia, la patria, la difesa dei confini". Annuncia poi un suo nuovo libro, che si chiamerà "Controvento".

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Mentre su Giorgia Meloni dice che "in questo anno e mezzo abbiamo costruito un rapporto di comunanza politica, i destini sono incrociati, perché - prosegue Salvini a Libero - se va bene lei vado bene io e se vado bene io va bene lei. Diciamo che non sempre alcuni nostri reciproci rappresentanti sui territori sono alimentati dallo stesso spirito di collaborazione. Ma anche oggi su autonomia e premierato, pur venendo da due culture politiche diverse, noi federalisti e loro con un forte senso dello Stato centrale, siamo d’accordo". Mentre sulla candidatura di Roberto Vannacci dice: "Lo stimo, lo conosco, ne condivido buona parte delle idee e del progetto. Non tutto, mi chiedono se gli omosessuali sono un problema e io rispondo: no, quando mai, siamo nel 2024, sono per la libertà di pensiero, di parola, di impresa e di amore. Mi piacerebbe che condividesse le nostre battaglie a Bruxelles, è un uomo libero. Manca ancora qualche giorno al deposito delle liste, sarà un valore aggiunto".