Quirinale, "Draghi e Mattarella restino al loro posto. Unica soluzione"

Quirinale, parla Paolo Becchi

Di Alberto Maggi
Mario Draghi e Sergio Mattarella (Lapresse)
Politica
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"Salvini gioca con il fuoco rischiando di screditare le istituzioni"

 

"Fino a questo momento Salvini aveva giocato la sua partita sul Quirinale presentando candidati alternativi e senza insistere nemmeno più di tanto. Alla fine oggi ha puntato sulla presidente del Senato Casellati, che non era nemmeno nella terna ufficiale", spiega ad Affaritaliani.it Paolo Becchi.

"La decisione presa da Salvini si scontra frontalmente con il Centrosinistra, non essendo Casellati una candidata condivisa, anche se istituzionale, che serve per contarsi. La politica non funziona così, si tratta di un'operazione rischiosa, Casellati non arriva alla maggioranza assoluta per l'astensione del Centrosinistra. Non è una candidatura condivisa e, fatta così, si tratta di una sconfitta notevole per Salvini, che magari nemmeno ottiene tutti i numeri che sulla carta ha il Centrodestra. Incomprensibile presentare la seconda carica dello Stato senza avere prima una condivisione, è indubbiamente una forzatura. Salvini gioca con il fuoco rischiando di screditare le istituzioni dal momento che le sta usando in modo strumentale. Una farsa destinata a continuare non si sa per quanto tempo", sottolinea Becchi.

Che aggiunge: "Fino a ieri ero convinto che Salvini avesse giocato bene le sue carte, oggi sta giocando malissime le sue carte. Stanno aspettando Godot? Non esiste Godot. Vogliono un ambasciatore come Presidente? Ridicolo. E' evidente che non c'è un nome condiviso Centrodestra-Centrosinistra e quindi l'unica soluzione è il Mattarella bis, rieletto in una situazione di emergenza per il Paese con 400 morti al giorno di Covid. L'unica soluzione a questo è che Draghi e Mattarella restino al loro posto", conclude Becchi.