Schlein, weekend di fuoco tra pericolo anti-semitismo e flop ai referendum. La leader Pd rischia grosso

Manifestazione a Roma e quesiti su lavoro e cittadinanza

Di Alberto Maggi
Politica

Schlein rischia il 'processo' interno. Ecco perché


Elly Schlein insiste. Tira dritto. Chiama al voto per i referendum dell'8 e del 9 giugno anche gli artisti (cantanti, attori, registi, scrittori etc..) con l'appoggio della Cei (Conferenza episcopale italiana) in particolare sul quesito sulla cittadinanza dimezzata a cinque anni di residenza in Italia per gli stranieri, tema sul quale una parte della Chiesa è molto sensibile. La segretaria del Partito Democratico, insieme al leader della CGIL Maurizio Landini, si gioca moltissimo con l'appuntamento con i referendum avendoli caricati di un significato politico - chiaramente anti-governo di Centrodestra - che va al di là del merito dei temi. Ma sarà un weekend di fuoco per la leader Dem.

Sabato 7 giugno infatti a Roma si svolge la manifestazione in solidarietà del popolo palestinese organizzata insieme al M5S e ad Alleanza Verdi Sinistra. Un corteo diverso da quello di venerdì 6 giugno a Milano voluto da Azione e Italia Viva che, pur chiedendo la fine degli attacchi sui civili nella Striscia di Gaza, non è così smaccatamente contro lo Stato di Israele. La preoccupazione, fortissima, in ambienti vicini a Schlein è che frange di estrema sinistra infiltrate nella manifestazione di sabato nella capitale si lascino andare a slogan pesanti contro Israele, anche chiaramente anti-semiti.

E abbiamo visto molte volte negli eventi organizzati dai movimenti pro-Pal anche cartelli contro la senatrice a vita Liliana Segre. Se ciò accadesse davvero, e il timore è altissimo che succeda, Schlein verrebbe travolta dalle polemiche e dalla bufera per dare spazio e in qualche modo (anche se chiaramente indirettamente) dare voce a chi porta avanti tesi anti-semite. A protestare sarebbe ovviamente la maggioranza di Centrodestra, ma questo non agita molto il Nazareno.

Il problema è che la minoranza riformista e liberale del Pd - da Lorenzo Guerini a Pina Picierno passando per Pierfrancesco Maran e Giorgio Gori (ma gli esponenti sono numerosi) - parteciperanno anche e in alcuni casi solo alla manifestazione di Milano di Carlo Calenda e Matteo Renzi, in quanto più equilibrata e meno a rischio estremismo anti-Israele. Schlein, se a Roma succedesse quanto descritto, verrebbe bersagliata anche dal fuoco amico interno per aver seguito a ruota la sinistra-sinistra di M5S e AVS che è non apparirebbe agli occhi dell'opinione pubblica solo contro il primo ministro Benjamin Netanyahu ma anche contro lo stato ebraico e di fatto anche chi professa la religione ebraica.

Una tempesta per la segretaria del Pd che verrebbe accostata anche dai suoi oppositori interni alla sinistra radicale ed estrema. Non solo. Se a questo aggiungiamo anche il rischio di un flop dell'affluenza alle urne ai referendum di domenica e lunedì, con una partecipazione intorno o poco sopra il 30% e con molti esponenti della minoranza Pd che hanno detto di votare due o tre NO ai quesiti sul lavoro contro le indicazioni ufficiali del Nazareno, la frittata è fatta.

Manifestazione pro Palestina rovinata da frange anti-semite, anche se la condanna sarebbe chiaramente immediata ma l'accostamento mediatico resterebbe, e flop ai referendum targati Schlein-Landini sarebbe un mix in grado potenzialmente di far esplodere o implodere il Pd. Proprio adesso che dopo la conquista facile della città di Genova le opposizioni si avviavano (o si avviano) a poter vincere 4 a 1 le Regionali. Ma lo scenario potrebbe cambiare completamente dopo questo weekend di fuoco (e non solo per il clima e le temperature).

Leggi anche/ Vertice Italia-Francia di quattro ore, la "pace" tra Meloni e Macron: "Impegno comune per un'Europa più sovrana" - Affaritaliani.it

Tags:
schlein manifestazione palestinaschlein referendum