Senato, brogli accertati su 2140 schede all'estero. Ma la commissione lo salva
Adriano Cario, nonostante la certezza stabilita da una perizia delle irregolarità, è stato confermato attraverso il voto segreto dalla giunta elezioni
Schede taroccate in Argentina. Ma il Senato lo salva
Il voto all'estero per l'elezione di un senatore dell'Argentina è stato taroccato. Lo ha certificato una perizia, in seguito alla decisione della Procura di Roma di aprire un fascicolo sul caso Adriano Cario. E' emersa - si legge su Repubblica - la certezza di brogli elettorali: 2.140 schede, così risulta dalle perizie, sono state taroccate. Ovvero vergate da un ristretto numero di elettori, che quindi hanno espresso più volte, anche in seggi diversi, la stessa preferenza: l’esame calligrafico non lascia dubbi. Troppo simile la grafia delle persone che hanno scritto il nome di Cario, in alcuni casi addirittura uguale: tanto da ingenerare nei periti il dubbio che alcuni voti sarebbero stati ricalcati. E in ciascuna delle cinque sezioni esaminate la falsificazione ha sfiorato il 100 per cento dei casi.
Intanto però - prosegue Repubblica - la giunta per le elezioni di Palazzo Madama, presieduta da Maurizio Gasparri, si è appena espressa sul ricorso. Salvando il seggio del senatore Cario. Nessuno sa con quanti voti abbia prevalso la convalida dell’elezione di Cario, e soprattutto chi li abbia espressi. Ma l’ex grillino Gregorio De Falco, membro della giunta, ha parlato di voti a favore della convalida da parte di «Lega, Forza Italia e soprattutto 5 Stelle». Le motivazioni? Anche quelle ignote. Di certo, la tesi della difesa di Cario ruotava attorno al mancato rispetto dei termini per il ricorso e al fatto che le schede di cui si è accertata l’illegittimità non fossero così tante da incidere sul risultato finale a favore dell’eletto. Ora verrà chiesto un ulteriore voto di conferma, ma sarà ancora segreto.
LEGGI ANCHE
Senato, i giovani votano centrodestra: FdI primo partito, beffa per Letta