Sinistra radical-massimalista addio. Dalla Germania un segnale per l'Italia

Elezioni in Germania, Die Linke crolla al 4,9% ed entra al Bundestag solo grazie alla vittoria di tre mandati diretti, naturalmente all'Est

Di Alberto Maggi
Politica
Condividi su:

Addio alla sinistra radicale e massimalista. E' un altro verdetto emerso in modo inequivocabile dalle elezioni tedesche per il rinnovo del Bundestag. Die Linke, il Partito della Sinistra nato anni fa dalla fusione della Pds (gli ex comunisti della DDR) con il movimento di Oscar Lafontaine, ha subito un vero e proprio tracollo, finendo al 4,9%. Nonostante non abbia raggiunto la soglia di sbarramento fissata al 5%, riesce comunque a portare 39 deputati al Parlamento federale grazie al fatto di aver vinto in almeno tre collegi elettorali (due a Berlino est e uno a Lipsia).

I numeri sono impietosi: Die Linke è passata dall'8,55% con 4.297.270 voti e 69 scranni al Bundestag del 2017 al 4,9% con 2.269.993 voti e solo 39 seggi. Il Partito della Sinistra ha cercato di trasformarsi e di non essere più la forza politica di riferimento dell'Est, degli ossis che rimpiangono il socialismo reale e il Muro, diventando un soggetto slegato dalla Guerra Fredda con un programma molto chiaro: via dalla Nato, forte critica all'Unione europea, lotta all'austerity, massiccio piano di investimenti pubblici, tassazione più alta per i ricchi e totale apertura ai rifugiati e ai profughi. Risultato, crollo nell'ex DDR e percentuali quasi ridicole all'Ovest.

Tanto che secondo le prime analisi sui flussi elettorali, circa un milione di voti di quelli che ha guadagnato l'Spd arrivano proprio da Die Linke. Una lezione che vale anche per l'Italia e per il resto dell'Europa, la sinistra vince se guarda al centro e se non propone ricette radicali, sia economiche sia sociali. Un segnale importante in vista delle prossime elezioni politiche che potrebbe portare quello che resta di Liberi e Uguali verso l'alleanza di Centrosinistra con il Partito Democratico, lasciando le briciole a chi vuole rilanciare una sinistra autonoma e anti-sistema.