Tajani al Quirinale e Pier Silvio o Marina Berlusconi leader di Forza Italia. Il piano (a lungo termine) che rivoluzionerà il Centrodestra
Meloni avrebbe voluto Nordio per il Colle, ma... Inside
Pier Silvio Berlusconi, Marina Berlusconi e Antonio Tajani
Obiettivo di uno dei due figli di Berlusconi è Palazzo Chigi (non nel 2027)
La strada è lunga. E il cammino si costruisce passo dopo passo. Ma il progetto, sullo sfondo, c'è. Alle elezioni politiche del 2027, salvo improbabili copi di scena e crisi di governo, Forza Italia si presenterà con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani leader-segretario ovvero l'attuale assetto del partito fondato da Silvio Berlusconi nel 1994. Ma attenzione perché nel 2029 scadrà il secondo mandato di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica e Giorgia Meloni, convinta di rivincere le elezioni e tornare per altri cinque anni a Palazzo Chigi, avrebbe voluto mettere al Quirinale Carlo Nordio, attuale ministro della Giustizia che però ha già 78 anni e nel 2029 ne avrà 82 e quindi finirebbe il mandato a 89 anni.
Fonti di Fratelli d'Italia spiegano come questa strada sia di fatto impraticabile e che sarebbe stata quella ideale, se il Centrodestra avesse avuto i numeri, nel 2022. E quindi? Ignazio La Russa, presidente del Senato, viene considerato troppo di parte, divisivo e soprattutto con alle spalle un passato missino. La soluzione ideale - spiegano fonti di Forza Italia che andrebbe bene anche alla presidente del Consiglio - è quella di Tajani (classe 1953) capo dello Stato eletto dal Centrodestra che potrebbe avere facilmente anche i voti di Azione di Carlo Calenda per il dopo Mattarella.
D'altronde il titolare della Farnesina ha stretto rapporti internazionali molto forti sia in Europa sia nel resto del mondo, a partire dagli Stati Uniti e facendo parte del PPE avrebbe il sostegno del principale partito all'EuroCamera. Ma, di fatto, sarebbe una soluzione a doppia faccia: certamente il Colle è il ruolo più prestigioso al quale si possa ambire ma significa poi anche smettere di fare politica attiva e diventare il Presidente di tutti super-partes. Questa ipotesi sarebbe propedeutica al progetto di Pier Silvio Berlusconi o , in alternativa di Marina (dipenderà dagli equilibri familiari e soprattutto aziendali del gruppo Fininvest-Mediaset) di scendere in campo in politica, dopo le prossime elezioni del 2027 e quando Tajani verrà (o verrebbe) eletto Presidente per prendere in mano la guida di Forza Italia e percorrere la strada del loro padre.
In prospettiva, parliamo di anni ovviamente, il secondogenito o la primogenita del Cavaliere avrebbero come obiettivo quello di trasformare il partito in un nuovo contenitore riformista, liberale, centrista, europeista che includa ad esempio Azione di Carlo Calenda oltre all'Udc e a Noi Moderati. Obiettivo tornare a essere il primo partito italiano e arrivare nel 2032 a vincere le elezioni diventando presidente del Consiglio grazie anche alla forza mediatica delle televisioni del gruppo Fininvest. Un progetto a lunghissimo termine ma che si fa strada in ambienti politici. Più di una semplice suggestione, un disegno che si costruisce passo dopo passo. Un progetto che potenzialmente potrebbe rivoluzione il Centrodestra.
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