Taranto, Sanitaservice a Pino Pulito. Emiliano 'pesca' ancora nell'ex Cdx

Insorge il consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano

Di Alberto Maggi
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Politica

Sanitaservice gestisce un’ampia gamma di servizi essenziali per le strutture sanitarie

 

La regione Puglia guidata da Michele Emiliano non si ferma e continua a pescare tra i transfughi del Centrodestra. L’ex consigliere comunale di Martina Franca Pino Pulito (e fu candidato sindaco nel 2017) è stato nominato lo scorso 2 aprile alla guida della Sanitaservice tarantina come amministratore unico, stando al decreto di nomina del direttore generale Asl Taranto.

Sanitaservice gestisce un’ampia gamma di servizi essenziali per le strutture sanitarie, inclusi il personale ausiliario, i tecnici informatici, gli operatori del CUP (Centro Unico di Prenotazione), il personale addetto al 118, i portieri, le squadre di pulizia e sanificazione, nonché gli addetti alla manutenzione ordinaria, contribuendo così al mantenimento dell’efficienza e della sicurezza nelle strutture sanitarie.

Come dimostrano le foto che Affaritaliani.it pubblica, Pino Pulito in passato è stato vicino praticamente a tutti i partiti del Centrodestra, da Fratelli d'Italia a Forza Italia. Ora la nomina a capo della Sanitaservice di Taranto.
 



 


 

Michele Mazzarano, consigliere regionale della Puglia del Pd, non ci sta e con un'interrogazione ha chiesto l'accesso agli atti dell'Asl.

“Questa mattina ho protocollato un’interrogazione urgente per avere chiarimenti dall’Assessore regionale alla Salute Rocco Palese, e ho depositato una richiesta di accesso agli atti presso l’Asl di Taranto. L’oggetto è la nomina del nuovo amministratore unico della Sanitaservice di Taranto, quindi la procedura di avviso pubblico, indetto con deliberazione n. 1329 del 08/06/2023, da parte del socio unico Azienda Sanitaria Locale di Taranto”.
Il Consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano ritiene si debba verificare con attenzione il rispetto di tutti i requisiti richiesti dal bando.
“Tra i dieci curricula pervenuti c’è anche quello dell’Amministratrice Unica in carica che, stranamente, pur avendo ricoperto questo incarico negli ultimi 12 mesi, ora è stata estromessa perché risulterebbe priva dei requisiti di ammissibilità alla valutazione di idoneità. Da qui il sospetto di illegittimità della delibera in questione. Al di là del merito delle valutazioni sull’operato della stessa Amministratrice, nominata con l’obiettivo specifico di concretizzare il difficile processo di internalizzazione del servizio del 118, è veramente arduo poter ritenere che sia priva dei requisiti di idoneità previsti peraltro per un ruolo appena ricoperto. Bisognerebbe a questo punto ritenere che l’Asl di Taranto e la Giunta regionale abbiano conferito allora un incarico illegittimo con il rischio che tutti gli atti firmati dall’Amministratrice possano essere caratterizzati da un profilo di illegittimità”.
“Da qui – conclude Mazzarano – l’esigenza di verificare, in modo particolare, non solo l’esistenza dei titoli di studio conseguiti legittimamente, ma anche tutte le incompatibilità e le inconferibilità previste dalla norma, nonchè l’esperienza dirigenziale almeno triennale, con autonomia di gestione di risorse finanziarie ed umane, nell’ambito di una Pubblica Amministrazione; ovvero, in alternativa, l’esperienza almeno triennale quale Amministratore Unico, Amministratore Delegato, Direttore Amministrativo, Direttore del Personale, Direttore dell’Area Economico-finanziaria di società di capitali, a controllo pubblico o privato”.